Il Bari parte con il freno a mano tirato: dopo sei giornate, non ha ancora trovato la vittoria e la classifica comincia già a far suonare campanelli d’allarme. L’attacco, in particolare, fatica a incidere, i gol arrivano a sprazzi e manca un vero riferimento offensivo capace di cambiare le partite. In un campionato dove la concretezza davanti alla porta fa spesso la differenza tra chi lotta per la promozione e chi resta nelle retrovie, la situazione dei biancorossi desta più di qualche preoccupazione.

I numeri degli attaccanti parlano chiaro. Gytkjær è sceso in campo solo nelle ultime tre gare, mai per intero, e ha segnato una sola rete. Cerri ha totalizzato appena 25 minuti in tutto il campionato senza trovare il gol. Moncini, tra i più utilizzati, in sei partite ha messo a segno due reti. Partipilo e Rao restano ancora a secco: il primo senza acuti, il secondo mai partito titolare. Numeri che mettono in evidenza la fragilità offensiva di una squadra che non riesce a finalizzare come dovrebbe.

Il problema non è certo nuovo. Già nella scorsa stagione il Bari aveva faticato sotto porta: soli 41 gol complessivi, con Lasagna miglior marcatore a quota 7 reti. Bonfanti e Novakovich non hanno saputo mantenere le attese, e solo Favilli era riuscito a infondere un po’ di fiducia nella tifoseria. L’ultimo vero bomber del Bari risale ai tempi di Cheddira, nella stagione 2022/23, autore di 17 gol e 7 assist: numeri che la tifoseria ricorda con nostalgia e che oggi mancano tremendamente. Da allora, nessuno è riuscito a garantire quel punto di riferimento offensivo capace di incidere con regolarità e cambiare le sorti delle partite. Senza quel giocatore, anche le gare in cui la squadra produce gioco e crea occasioni rimangono incerte, con il rischio di vanificare tutto lo sforzo.

La mancanza di concretezza davanti alla porta pesa anche sul morale della squadra. La pressione aumenta ad ogni partita senza vittoria, e il pubblico del San Nicola inizia a manifestare la propria frustrazione. La tifoseria sa che senza un bomber capace di finalizzare, le ambizioni di classifica rischiano di restare solo sulla carta.

Il campionato è appena agli inizi, ma il tempo per ritrovare certezze offensive è poco. Serve un attaccante capace di segnare con continuità, di farsi rispettare in area e di dare fiducia a compagni e tifosi. In assenza di un punto di riferimento chiaro, il Bari rischia di continuare a navigare in acque pericolose, tra pareggi sparsi e risultati deludenti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 03 ottobre 2025 alle 13:00
Autore: Martina Michea
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