Dopo sei giornate di campionato e appena tre punti raccolti, il Bari di Fabio Caserta è già sotto la lente d’ingrandimento. I numeri non mentono: il tecnico calabrese non è riuscito fin qui a invertire una rotta che si sta facendo sempre più pericolosa. E se nelle prime giornate la squadra aveva comunque lasciato intravedere qualche segnale incoraggiante, oggi i dubbi crescono. Ci sono almeno quattro aspetti che non stanno convincendo.

Una squadra molle - Il primo nodo riguarda l’atteggiamento. Il Bari appare troppo fragile mentalmente e rinunciatario in molti frangenti delle gare. Nei momenti chiave, la squadra si scioglie come neve al sole, trasmettendo la sensazione di non avere la cattiveria necessaria per reagire.

Squadra in calo - Il secondo problema è il calo drastico dopo un avvio tutto sommato incoraggiante. Contro Venezia e Monza, nelle prime due uscite, i biancorossi avevano mostrato compattezza e spirito. Ma col passare delle giornate il Bari si è spento, smarrendo quasi del tutto quella intensità.

Il cambio modulo non funziona - Caserta ha provato a mescolare le carte, passando anche alla difesa a tre. Ma il tentativo non ha sortito effetti concreti. Anzi, la squadra è parsa confusa e poco equilibrata, incapace di trovare certezze né con un sistema né con l’altro.

Formazione senza certezze - Infine, la questione uomini. Troppo turnover, pochi punti fermi: ancora oggi non è chiaro chi siano i titolari in ruoli chiave. In mezzo al campo e sugli esterni, soprattutto, regna l’incertezza. Un problema che alimenta la mancanza di identità.

Il tempo per raddrizzare la rotta c’è, ma i dubbi su Caserta si fanno sempre più pesanti. Servono risposte, e servono in fretta.

Sezione: Copertina / Data: Gio 02 ottobre 2025 alle 09:30
Autore: Antonio Testini
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