Intervenuto in esclusiva a TuttoBari, William Pianu – ex difensore biancorosso e protagonista in Serie B con la maglia del Bari – ha analizzato il momento della società e il rapporto con la piazza, legandolo alla sua esperienza in biancorosso.

"La società decide gli obiettivi. La società fa le ambizioni. Palermo ha dimostrato che vuole andare in Serie A, ha speso tanti soldi per giocatori di valore. A Bari si è sempre succhiolato. Non è che parlano: vogliamo andare in Serie A. Quell’anno lì, con Mignani e Polito direttore, andava bene. Ma se no, si fa sempre fatica. O punti alla Serie A in maniera vera, o si resta lì a combattere".

L’ex difensore ha rimarcato come a suo avviso manchi oggi un fattore fondamentale: "In una società di calcio, in un ambiente, è il gruppo che fa la differenza. Quello che un po’ manca, in realtà. Perché se non c’è il gruppo, fai una fatica bestiale. E poi a Bari la risonanza è maggiore: non giochi in una piazza tranquilla. Le aspettative sono sempre alte, ma è giusto che sia così".

Il legame con Bari resta fortissimo: "È stata l’esperienza più bella della mia carriera. La piazza mi è rimasta dentro, ho ancora tanti amici lì. I tifosi vedono come ti alleni e come vivi il campo: a prescindere dalla qualità tecnica, quando dai l’anima ti riconoscono sempre".

Pianu ha raccontato anche un aneddoto sulla sua esperienza: "Materazzi non lo volevamo in panchina. L’aspetto tecnico era un abisso tra Maran e Materazzi. Poi lo cacciarono dopo il 4-1 contro il Lecce. Lì si vede la differenza di scelte societarie".

Il ricordo della città resta vivo: "Bari è una piazza calda, meravigliosa. Si mangia bene e i tifosi sono speciali. L’unico appunto? Lo stadio dispersivo per la pista, senza sarebbe stato perfetto".

Infine, sulla proprio momento attuale l'ex difensore si lascia andare su una condizione difficile che sta affrontando: "Mi hanno trovato purtroppo ad aprile un linfoma che sto combattendo. Sto facendo i cicli di chemio ma le aspettative sono alte e la malattia verrà debellata. Comunque devo stare attento, è una terapia intensiva, ho fatto 50 giorni di ospedale però grazie alla mia famiglia sono venuto fuori e adesso combattiamo ma non ho forza di fare niente. La mia idea è sempre stata quella di fare l'allenatore con grande passione e ne ho tutte le qualità". A William dalla redazione di TuttoBari l'augurio di tornare a farlo prestissimo. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 03 ottobre 2025 alle 16:30
Autore: Enrico Scoccimarro
vedi letture
Print