"Io sto cercando di portare tranquillità al gruppo, cerco di fargli fare le cose semplici che sono le più difficili". Può essere questa breve frase, rilasciata oggi nella conferenza stampa tenuta alla vigilia della partita con la Juve Stabia, a sintetizzare al massimo il lavoro di Massimo Carrera sulla panchina del Bari. Perché il tecnico si è assunto anzitutto il compito di normalizzare la piazza e ridare serenità ad un ambiente che aveva subito forti scossoni nell'ultimo mese della gestione Auteri.

Forse è questo l'aspetto più interessante del lavoro di Carrera, che non ha sbloccato il Bari solamente donanogli un nuovo modulo (definito in ogni caso congeniale alle caratteristiche dei biancorossi), ma soprattutto lavorando sulla testa dei giocatori. Che adesso, si vede, scendono in campo con più serenità: agli sfoghi ed ai nervosismi della prima parte di stagione ha lasciato spazio l'entusiasmo dell'abbraccio di gruppo che ha celebrato il successo sul Foggia. 

Il tecnico, però, non lesina parole dure nei confronti di quei calciatori che hanno lasciato in difficoltà la squadra a causa dei troppi cartellini, come Mattia Maita nel derby con il Foggia: "Mal sopporto quando un giocatore viene espulso per doppia ammonizione o per proteste o gomitate. Ciò mette in difficoltà la squadra. Il calcio va vissuto serenamente".

Il tecnico, poi, sceglie di rispondere ad un altro degli enigmi che hanno caratterizzato l'ultimo periodo della formazione biancorossa, quello relativo allo scarso minutaggio di Celiento: "Aveva un problema, l'abbiamo mandato a fare un'ulteriore risonanza per capire che non ci fosse niente di grave. Ora lui è a posto. Poi dipende da me e da lui se è pronto".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 02 marzo 2021 alle 18:30
Autore: Raffaele Digirolamo
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