Il calcio ha tante leggi, ma una delle più dure spiega che in questo sport non si guarda in faccia a nessuno. Succede così che in poco tempo si può passare da eroi al ruolo di una semplice alternativa. I successi e le gioie di una promozione da protagonista, possono tramutarsi ben presto nel sedersi in panchina e guardare i propri compagni esultare.

È la storia di Andrea D'Errico, autore di un eccellente campionato nella scorsa stagione e ad oggi impiegato col contagocce nel centrocampo barese. Il milanese ex Monza ha vinto il premio di miglior biancorosso del campionato 2021/22, assegnato dai lettori di TuttoBari.com che hanno visto D'Errico erigersi sopra tutti per il contributo (fondamentale) dato alla causa dei galletti. Il gol di Catanzaro, una perla con un destro a giro spentosi sotto l'incrocio calabrese, ha permesso al Bari di salire di categoria.

Il presente, come detto, parla però di un calciatore che spesso si è accomodato in panchina. Il turbinio di voci su un suo possibile addio si è fatto così sempre più forte nei mesi estivi, ma il suo procuratore e lo stesso Polito ne hanno più volte ribadito l'incedibilità. Anche Mignani, unendosi a questo coro paterno, ha spesso elogiato il classe 1992, che mai ha lesinato impegno e professionalità in questo scorcio di campionato.

Ad oggi sono solo cinquantaquattro i minuti per D'Errico in campionato, distribuiti in sole tre occasioni, a cui si uniscono i cinque minuti in Coppa Italia all'esordio col Padova. Un bottino misero, in cui però non è mancata la gioia personale. Nel fondamentale successo a Perugia, D'Errico ha servito l'assist del 3-1 a Antenucci, abile a gonfiare la porta umbra con un preciso diagonale. Un segnale di grande maturità, per chi c'è ed è pronto in totale serenità a sfruttare ogni occasione a propria disposizione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 23 settembre 2022 alle 20:00
Autore: Claudio Mele
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