In questa stagione il Bari sta dando prova che può contare su diverse alternative, che definirle così appare del tutto riduttivo. L’ulteriore conferma è arrivata nelle ultime partite, in cui si sono messi in mostra tre insospettabili che, per un motivo o per l’altro, sono riusciti a ritagliarsi il proprio spazio grazie ad una parabola ascendente.
Il primo nome corrisponde a quello di Guillaume René Saverio Enzo Gigliotti. Dopo aver recuperato la migliore forma fisica, che era in ritardo a causa del fallimento estivo del ChievoVerona, la sapiente gestione di Mignani delle scorse settimane sta dando i suoi frutti. Il difensore francese, oltre ad aver debuttato da titolare a Campobasso, si è infatti regalato il bis anche contro il Foggia - sua ex squadra -, scalzando un po’ a sorpresa un certo Di Cesare. Il ruolo del capitano è stato indubbiamente ridimensionato, ma comunque fa sempre effetto vedere il centrale 38enne seduto in panchina, nonostante al suo posto ci sia un profilo come Gigliotti che resta di ben altra categoria.
Alessandro Mallamo, invece, ha colto al volo l’occasione concessa da Scavone, purtroppo infortunatosi una ventina di minuti dopo la sua rete del 3-2 rifilata alla Turris. Proprio da quella sostituzione è scoccata l’ora del classe ’99, che ha poi riassaporato una titolarità che gli mancava addirittura dalla vittoriosa trasferta di Catania. Al di là dell’assist (il secondo collezionato) quasi involontario per Maita, il centrocampista scuola Atalanta si è fatto apprezzare per il suo dinamismo e lo spirito sbarazzino, caratteristiche simili a quelle di D’Errico. Le due prestazioni positive sfoderate da Mallamo sono state molto incoraggianti, e probabilmente gli hanno fatto guadagnare ancora più considerazione rispetto a due compagni di reparto esperti ma sottotono come Bianco e Lollo.
La terza dolce nota lieta è giunta da Manuel Marras, che oggi si è dovuto fermare per un problema al ginocchio. Senza alcun timore reverenziale, nel derby d’Apulia a far coppia con l’inamovibile Cheddira è stato lui anziché Antenucci, che tra l’altro si era appena sbloccato in Molise fermando un lungo digiuno da gol su azione. Non è affatto la prima volta che il furetto ligure stia attentando alla leadership del numero 7 biancorosso, tant’è che pure con la Turris fu preferito Marras ad Antenucci per dare il cambio a Simeri. Una situazione che potrebbe ripetersi spesso in futuro, perché la velocità, il brio e i dribbling garantiti da Marras, nella nuova posizione di seconda punta, impensieriscono non poco le difese avversarie.
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