In questi giorni di quarantena, ognuno ha cercato di trovare un nuovo equilibrio nella propria vita, che ha certamente subito un forte stravolgimento. Nonostante la distanza, gli ex biancorossi sono stati protagonisti, con vari modi e metodi, di tante iniziative, trovate social e dichiarazioni importanti.

C’è chi sta soffrendo davvero da vicino il Coronavirus, soprattutto visto il suo territorio d’appartenenza. Tra questi ci sono il bergamasco Defendi, capitano del Bari nel 2013/14, e Suagher, anche lui nato in provincia di Bergamo. Il primo non vede la sua famiglia da tempo, mentre il difensore è molto preoccupato per le numerose vittime che conosceva nella sua zona. Molto pesanti pure le dichiarazioni del tecnico Mutti che, dopo aver dato l’addio a quattro suoi compaesani, ha rivelato che ora le persone “Muoiono come le mosche”.

Malgrado molti siano scappati dalle zone più colpite dell’Italia, Kutuzov ha preferito restare in Lombardia, più precisamente in provincia di Varese. Lo stesso gesto è stato effettuato dall’ex ds biancorosso Angelozzi - attuale direttore tecnico dello Spezia - che si è rifiutato categoricamente di far ritorno a Catania per il bene dei suoi familiari.

Le videochiamate sono diventate un fondamentale strumento per restare in contatto con gli altri. Lo sa bene Guerrero che, insieme a Gérson, Bigica ed Andrisani, ha condiviso su Facebook la foto della sua reunion tra vecchi compagni di squadra. In precedenza, il colombiano aveva affidato a Dio il destino dell’Italia, a cui resta davvero grato per tutto ciò che gli ha donato. Il Belpaese resta nel cuore di Glik che, direttamente dal Principato di Monaco, ha incoraggiato tutti a rialzarsi. Sempre tramite i social, Rada ha lanciato un programma di allenamento giornaliero per mantenersi in forma.

Non sono di certo mancate anche le critiche e le polemiche. Le più aspre sono state mosse da Floro Flores che si è sfogato contro la classe politica, rea di imputare gli attuali problemi economici soltanto agli stipendi dei calciatori. Tra il serio e il faceto, Cassano ha detto invece che se qualcuno continuerà ad uscire senza un valido motivo, nel 2040 si starà ancora in questa difficile situazione.

Menzione particolare meritano Caputo, Micai e mister Conte. I tre, autori di iniziative tanto concrete quanto solidali, hanno aiutato i sofferenti ospedali italiani. Il bomber del Sassuolo, dopo aver esultato mostrando un foglio con su scritto: “Andrà tutto bene. Restate a casa”, ha messo all’asta la sua maglia per dare una mano al sistema sanitario pugliese. Il portiere ha offerto un contributo economico alla regione Puglia, alla Campania e alla Lombardia, mentre l’allenatore dell’Inter ha donato ben dodici computer per la scuola in ospedale del Regina Margherita di Torino.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 31 marzo 2020 alle 13:00
Autore: Gabriele Bisceglie
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