Per il Bari è tempo di ripartire: a pochi giorni dall'ufficializzazione del nuovo direttore sportivo Ciro Polito sta per entrare nel vivo la campagna di progettazione della prossima stagione, che sarà segnata da numerose difficoltà. Anzitutto per la necessità di tagliare sui costi, viste le difficoltà generate dalla pandemia e le ingenti spese dell'ultimo biennio non ripagate con la promozione in B. Poi perché la formazione biancorossa che sarà si presenterà ai blocchi di partenza con un obbligo di non sbagliare ancora più forte del solito.

Uno dei primi punti da chiarire è quello relativo agli elementi dal quale ripartire in vista della prossima annata. Uno dei punti fermi è quello di Mattia Maita, che in campionato si è trovato spesso a predicare nel deserto in un reparto che non è stato all'altezza degli standard richiesti per un torneo di vertice. L'ex Catanzaro si è contraddistinto per versatilità, continuità e qualità, pur senza il supporto del resto della mediana.

Ed ora? È facile pensare che il calciatore sarà un punto fermo nel 2021-2022, anche in virtù del rinnovo di contratto firmato pochi mesi fa. La sfida è piuttosto quella di costruirgli intorno un reparto di primo piano, dal quale Maita non sia l'eccezione in positivo, ma il membro di una mediana al top per colmare un gap qualitativo costato caro al Bari di Auteri e Carrera.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 12 giugno 2021 alle 07:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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