La stagione di Matthias Verreth con la maglia del Bari è iniziata nel modo più duro che si possa immaginare, ben oltre il perimetro del campo. Durante il ritiro estivo, il centrocampista belga è stato colpito da una tragedia personale e familiare devastante, con la scomparsa del figlio. Un dolore immenso che ha scosso profondamente non solo il giocatore, ma l’intera città, che si è immediatamente stretta attorno a lui con un affetto sincero e composto. Un abbraccio silenzioso, fatto di rispetto, che ha accompagnato i suoi primi passi in biancorosso.

Dentro questo contesto umano così delicato, Verreth ha trovato nel calcio una forma di resistenza e di continuità. Sul campo, l’ex centrocampista del Brescia si è rivelato fin qui uno degli elementi più affidabili della stagione del Bari, in linea con il rendimento positivo degli altri volti arrivati dalla stessa esperienza lombarda, come Dickmann e Moncini. Pur senza proclami, il belga si è imposto come una presenza costante e difficilmente sostituibile.

I numeri raccontano bene il suo peso specifico: 16 presenze su 18 gare disputate, con una partecipazione pari a circa l’80% dei minuti complessivi giocati dal Bari in campionato. Una continuità rara in una squadra che ha spesso faticato a trovare certezze e punti di riferimento. Verreth ha garantito equilibrio, ordine e una gestione pulita del pallone, unendo disciplina tattica e capacità di leggere i momenti della partita.

La sua stagione è stata impreziosita anche da due gol di pregevole fattura. Il primo, il 30 settembre a Chiavari contro la Virtus Entella, con un destro al volo dal limite dell’area che ha messo in mostra tutta la sua qualità balistica. Il secondo, altrettanto significativo, il 22 novembre al San Nicola contro il Frosinone, con una punizione precisa e potente che ha acceso uno dei pochi sorrisi di una gara complicata.

Guardando al girone di ritorno, è difficile immaginare un Bari senza Matthias Verreth al centro del progetto. La sua capacità di abbinare quantità e qualità, unita a una forza mentale fuori dal comune dopo quanto vissuto, lo rende uno dei profili su cui continuare a costruire. In una stagione segnata da difficoltà e passaggi a vuoto, il centrocampista belga rappresenta una delle poche certezze da cui ripartire.

Sezione: News / Data: Mer 31 dicembre 2025 alle 16:00
Autore: Antonio Testini
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