Ed anche il 2025 giunge al termine: annata da dimenticare per il Bari, tra risultati non all'altezza, gestioni discutibili e logorio dell'entusiasmo della piazza. In questo ultimo capitolo, riviviamo i più recenti mesi.

Ottobre si apre con la prima vittoria di mister Caserta sulla panchina barese: un 2-1 col Padova, episodico ma che evita il peggio. Ma solo momentaneamente, visto che, al ritorno dalla sosta, la Reggiana batte 3-1 il Galletto al Mapei. Nuove valutazioni coinvolgono l'area tecnica, ma si resta così: segue un doppio 1-0 contro Mantova e Cesena che ridanno un po' di respiro. In mezzo, ci sarebbe dovuta essere la sfida alla Juve Stabia, ma le vicende extra campo dei campani portano al rinvio.

Dopo l'1-1 con lo Spezia, si ritorna in pausa. Dopodiché, al k.o. per 2-3 contro il Frosinone, dominante al San Nicola, segue l'esonero di Fabio Caserta. Il 27 novembre, Vincenzo Vivarini ne prende ufficialmente il posto. L'esordio, due giorni dopo, è terribile: 5-0 all'Empoli e classifica sempre più deficitaria.

Dicembre porta in regalo i primi punti al nuovo mister, ma sono solo pareggi contro Juve Stabia, Pescara, SudTirol ed Avellino, inframezzate dalla sconfitta contro il Catanzaro. Parallelamente lo stadio si svuota, pochi tra i nuovi arrivi estivi si salvano, si chiude, momentaneamente, al 16esimo posto ed in una conferenza stampa del 18 dicembre, Luigi De Laurentiis comunica di un dialogo con due società straniere che potrebbero subentrare in presidenza, laddove le proteste contro la multiproprietà si son gradualmente acuite.

Ora il 2026, che si spera possa, già nell'immediato gennaio, regalare qualche maggiore soddisfazione ad un pubblico che merita più di un 2025 assolutamente cancellabile. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 31 dicembre 2025 alle 11:00
Autore: Piervito Perta
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