Una settimana senza Bari in campo, ma non senza pensieri. Il rinvio della gara di Castellammare ha solo allungato la pausa di riflessione di una squadra che, pur reduce dalla vittoria con il Mantova, resta impantanata nei dubbi e nelle incertezze di un avvio di stagione ben lontano dalle aspettative.

Fabio Caserta ha potuto lavorare con calma, ma anche con la consapevolezza che la prossima sfida sarà tutt’altro che una partita qualsiasi. Al San Nicola arriva infatti il Cesena di Michele Mignani, il grande ex che a Bari ha scritto pagine importanti: la promozione in Serie B nel 2022 e quella cavalcata sfiorata verso la Serie A solo un anno dopo. Mignani torna da protagonista, alla guida di una squadra brillante, seconda in classifica e in piena fiducia.

Il contrasto con il momento dei biancorossi è evidente. Da una parte un gruppo che ha ritrovato entusiasmo e certezze, dall’altra una formazione ancora alla ricerca di sé stessa, con un’identità che stenta a prendere forma. La vittoria con il Mantova, arrivata tra i fischi del pubblico, non ha sciolto le tensioni né allontanato le perplessità su gioco, atteggiamento e leadership interna.

Per Caserta, quella di domenica sarà una prova di solidità, ma anche di tenuta mentale. Non è solo una questione di punti: è la necessità di mostrare una reazione vera, di restituire un senso a una stagione che rischia di scivolare via troppo presto.

Il ritorno di Mignani al San Nicola, con il suo Cesena in salute, rappresenta molto più di una semplice partita. È uno specchio per il Bari, chiamato a guardarsi dentro e a capire se ha ancora la forza — e il coraggio — di rialzarsi davvero.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 30 ottobre 2025 alle 22:00
Autore: Antonio Testini
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