Il Bari visto con il Mantova è forse il Bari più brutto visto negli ultimi decenni. Incapaci di recuperare il pallone e riuscire a completare tre o quattro passaggi di fila. Il Mantova correva, arrivava prima su tutte le palle, si allargava bene in campo e faceva un gran bel giro palla. A volte un po’ sterile ma quantomeno abbiamo visto un’identità di gioco. Dalle nostre parti invece il vuoto. A parte Cerofolini, Moncini e la buona prova di Dickman, tutti rimandati con una insufficienza. Dov’è finita la grinta di Dorval in Bari Sudtirol di quella splendida semifinale dei playoff? Faceva alzare lo stadio in piedi ogni volta che recuperava palla e lottava come un leone. Ci manca Dorval. Ci mancano le sue sgroppate in contropiede. Ci manca anche la sicurezza di Vicari quando era in coppia con Di Cesare. Ci mancano Maita e Benali. Mantovani. Sono stati fatti degli errori al limite della follia dalla dirigenza. Incompetenza? Però c’è anche qualcosa di buono. C’è un Castrovilli in più, che ha oggettivamente un altro passo. È un giocatore da serie A, non capiamo che ci faccia in serie B. C’è un poco utilizzato e inspiegabilmente Rao. È frizzante, veloce, giovane, e corre. Corre come Partipilo. Che è vero si, ha sbagliato e sciupato belle occasioni, ma si danna, pressa, suda. E per sbagliare devi arrivare anche sul punto di poter sbagliare, e cioè davanti alla porta. Ciò che nessuno ha mai fatto contro il Mantova. C’è da mettere in campo negli 11 titolari tutti i punti fermi e far girare la squadra attorno a loro. C’è da far uscire l’orgoglio barese. E perché quindi non consegnare le chiavi del centrocampo in mediana nel ruolo di play a Bellomo? Così in campo con gli altri due autoctoni Castrovilli e Partipilo. L’ultimo bel Bari visto fu il 4-3-3 di Mignani con i rapidissimi contropiedi devastanti guidati da Cheddira (Rao) e supportata dalle ripartenze di Folorunsho (Castrovilli). E poi, non si sa per quale motivo ma con il gioco (non gioco) di Caserta si esaltano le prestazioni dei suoi centravanti a suon di gol. Come Iemmello, così Moncini. Superlativi i suoi gol, in evidente stato di forma. Fondamentale in questo Bari e meritatamente. 

Per questi motivi Caserta potrebbe puntare su un 4-3-3 : 

Cerofolini (Pissardo)

Dickman (Pucino)

Vicari (Meroni)

Nikolaou (Kassama) 

Dorval (Burgio)

Bellomo (Verreth)

Castrovilli (Pagano)

Brounoder (Darboo)

Rao (Maggiore)

Partipilo (Antonucci)

Moncini (Cerri)

A disposizione: Gytkjear e Pereiro fanno parte di un capitolo a parte. Forse è arrivato il momento di spingere di più, metterci molta più determinazione e grinta per dimostrare che non sono più calciatori finiti. Di questo passo la serie C è vicina. Speriamo che non lo sia anche per noi. Il potenziale c’è, gli stimoli anche. Ma una cosa è inammissibile: non è possibile che a fine ottobre ci siano professionisti di serie B che non sono ancora in condizione dall’estate. Inoltre Caserta: trasmetta più fiducia nell’organizzazione tattica offensiva. Serve più precisione e velocità negli schemi nella fase di uscita difensiva e proposizione di gioco. La prestazione di Verreth contro il Mantova in tal senso sono state terrificanti. Che Caserta osi e ci faccia divertire.

Marco Centanni

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Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Gio 30 ottobre 2025 alle 16:00
Autore: Redazione TuttoBari
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