Hany Said, ex difensore biancorosso, è stato intervistato da tuttomercatoweb. L'egiziano, nel Bari di Fascetti, ora diesse in patria, ha raccontato la sua quarantena: "In Egitto abbiamo quasi 20mila contagiati e poco meno di 700 morti. Non è mai stato chiuso tutto come è successo in Italia. Penso che a inizio luglio verrà riaperto tutto come prima anche se con nuove regole. Per quanto riguarda il calcio, tra due settimane riprenderemo gli allenamenti e poi speriamo di poter ricominciare il campionato. Il campionato italiano? Intanto non credo che il caldo possa essere un problema come dicono, ma forse la mia è una deformazione dovuta al fatto che sono abituato a giocare con picchi di temperatura molto alti. Il Coronavirus in Italia ha preso tutti alla sprovvista, non era possibile prevedere ciò che è successo. Adesso tutti dovranno stare attentissimi, anche nel calcio".

Said parla della sua carriera... "Sono soddisfatto solo dei due anni che ho fatto quando sono tornato al Bari. Per il resto per niente, perché potevo fare molto meglio ma non è andata come speravo. Non avevo la mentalità giusta. E' un problema generale per i giocatori africani e soprattutto in Egitto. Purtroppo non sono riuscito a vivere quei momenti della carriera con la continuità che serve per arrivare a grandi livelli. Bari? Ho vissuto grandi momenti. Mi piaceva sia la città che la gente. E' stata la migliore esperienza in Italia, senza alcun dubbio. Il miglior ricordo? La prima partita da titolare, segnai anche un gol. Fu un momento importantissimo per la mia carriera. Cassano? Con le qualità che aveva avrebbe potuto fare molto di più rispetto a ciò che è riuscito a fare nella sua carriera".

Sul Bari in C... "Mi dispiace tanto. Una squadra che rappresenta una grande città come Bari deve vivere altre realtà sportive e non la Serie C. Penso però che col presidente De Laurentiis possano tornare in Serie A molto presto".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 31 maggio 2020 alle 12:45
Autore: Redazione TuttoBari
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