Il secondo campionato della Pink Sport Time Bari in A2 è iniziato sotto un ottimo auspicio e se il buon giorno si vede dal mattino… La compagine barese, allenata da Isabella Cardone, ha infatti centrato due successi su altrettante gare piazzandosi al comando del proprio girone. Il mercato estivo ha sicuramente prodotto innesti importanti, ma anche chi è qui da tempo, una volta assimilata la categoria, sta dando il suo contributo.

Fra queste c’è l’attaccante Marisa Dagnello, 30 anni a febbraio e maestra nella vita di tutti i giorni, una delle veterane in rosa. Una ragazza che vive questa passione per il calcio a tal punto da sorvolare sui chilometri che macina dalla sua Barletta a Bari per gli allenamenti o le partite.

TuttoBari.com prosegue nel suo viaggio alla scoperta delle protagoniste del lato femminile del calcio barese e per farlo ha voluto scambiare due chiacchiere in esclusiva con la punta barlettana per capire come le ragazze “in rosa” stanno vivendo questo ottimo momento, a cosa è dovuta questa iniziale apatia dell’attacco e come le sta andando la sua carriera da allenatrice.

L’anno scorso avevate esordito nella categoria con una partenza lenta, quest’anno si è verificato l’opposto: che cosa è cambiato in voi?Sicuramente qualche innesto ci ha aiutato, ma c’è da dire che l’anno scorso eravamo alla prima esperienza. Ora che invece conosciamo un po’ il campionato di A2 siamo un po’ più tranquille come squadra”.

A proposito di innesti. Qual è, a tuo dire, il reparto che è stato rinforzato meglio?Il centrocampo, assolutamente. Un esempio è Rossana Pinto, ma non dimentichiamoci di Ilaria Trotta, un difensore brava negli inserimenti e non a caso ha pure segnato. Queste ragazze, e non solo, stanno facendo la differenza”.

In queste prime due giornate di campionato si è evidenziato un attacco ancora a secco, come mai?Personalmente sono tranquilla perché tutte le reti siglate sinora provengono da calci piazzati. Il motivo vero non so spiegarlo, posso solo dire che la squadra sta giocando bene la palla ma stiamo verticalizzando poco. Quando noi attaccanti saremo più affiatate col centrocampo andremo in rete maggiormente”.

Domenica , contro il Real Cosenza, è quindi l’occasione giusta per sbloccarti? Speriamo (ride ndr). Posso solo dire quello perché io sono un attaccante che vive per il gol e il non segnare non mi fa stare tranquilla: sono felice per le vittorie della squadra, ma a livello personale no. In allenamento infatti va sempre tutto bene, esce sempre la giocata, esce sempre il gol, in partita un po’ meno e questo mi girare un po’ le scatole. Per domenica… Speriamo!”.

Dopo due successi consecutivi già si sente parlare di promozione. Dove può arrivare realmente questa Pink?Gioco da 15 anni a calcio e con la Pink ho realizzato il mio desiderio di arrivare in A2. Con questa squadra ho capito cosa vuol dire vincere trionfando in serie D, in C e salvandomi la passata stagione. Se dovessimo raggiungere la massima serie non potrei che ringraziare tutti ancor più di quello che già faccio, però ho i piedi per terra e dico che ce la giochiamo!”.

Oltre che giocatrice hai intrapreso anche quella (in parallelo) da allenatrice: come procede questa esperienza?Sono quasi sei anni che alleno ed ho anche vinto qualcosa. Ho avuto la fortuna di allenare per qualche anno gli esordienti del Barletta: un’esperienza bellissima dove ho anche preso il patentino per poter allenare. È una cosa che mi piace. Attualmente alleno in una scuola calcio, sempre qui a Barletta, che si chiama lo Spirito Santo e anche le esordienti della Pink. La cosa più bella è vedere che ciò che trasmetti a questi bambini fa venire fuori un bel calcio giocato”.

RIPRODUZIONE DELL'INTERVISTA (ANCHE PARZIALE) CONSENTITA, PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE TUTTOBARI.COM

Sezione: La Bari in Rosa / Data: Gio 27 ottobre 2011 alle 19:30
Autore: Renato Chieppa
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