A due giorni dall'insidioso match del 'Massimino', l'umore in casa Bari è alto. C'è consapevolezza delle proprie armi e il target è esclusivamente rivolto al Catania, avversario che esprime un'idea di gioco usando le parole di mister Mignani. E non può che essere altrimenti: ogni obiettivo, ogni risultato - sportivo e non - si costruisce settimanalmente, mettendo mattone dopo mattone. Non è oggi importante fare previsioni sul futuro a breve termine, ma focalizzarsi sulla trasferta etnea, che tanto potrebbe dire in questo avvio di campionato.

Una piazza esigente come quella biancorossa richiede grande applicazione partita per partita, sia che si sfidi una squadra blasonata come il Catania sia il piccolo Monterosi, alla prima al San Nicola. La gente vuole vedere in campo la fame negli occhi dei calciatori, ed è la stessa che ha chiesto il mister ai suoi. Quel dolce dover scegliere in un gruppo dalle indubbie qualità semplificherà o no il lavoro del mister? Un allenatore che ambisce a grandi palcoscenici è pienamente consapevole del suo ruolo di selezionatore e gli stessi giocatori, nel momento in cui firmano, sono pronti alla concorrenza.

Resta dunque importante tenere giornalmente tutti sul pezzo, ma a sentire l'equilibrato Mignani nel Bari questo processo procede a gonfie vele. Tanti i dubbi all'antivigilia: dare continuità all'undici che ha ben configurato col Picerno o iniziare a dare minutaggio agli ultimi arrivati? Freme in panchina Di Gennaro, ancora non pronto per partire dall'inizio ma che alla lunga si approprierà del posto da titolare lì in mezzo. Antenucci sta bene, verrà rischiato? E Simeri, dopo due gol consecutivi da subentrato, si accomoderà nuovamente in panchina? Infine Mallamo, il gioiellino dell'Atalanta che ha servito quel delizioso assist, guarderà i suoi compagni seduto accanto a Mignani?

Tanti interrogativi che presto troveranno risposta. La certezza è che quest'anno chiunque peschi, Mignani ha la garanzia di prestazione, rendimento e personalità. Quello che è mancato negli ultimi due anni, quando chi subentrava spesso faceva storcere il naso al mister.

Sezione: News / Data: Sab 18 settembre 2021 alle 00:00
Autore: Claudio Mele
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