C’erano una volta le cordate pronte ad acquistare il Bari Calcio. Poi, già dall’autunno scorso, anche gli ultimi imprenditori disposti a fare il grande passo si sono defilati. E’ una storia (o meglio telenovela) che da più di un decennio ha tenuto banco (e forse lo terrà ancora) negli ambienti calcistici baresi e non. Tanti i protagonisti che si sono avvicendati sul palcoscenico di via Torrebella, senza però mai raggiungere l’obiettivo concreto. Illusioni e disillusioni, tentativi abbozzati e proposte di acquisto spesso confuse hanno fatto da cornice ad una vicenda estenuante che non ha fatto altro che accrescere il disagio, l’amarezza e la delusione di una tifoseria che ormai sembra quasi rassegnata. Il nuovo che avanza è diventato soltanto uno slogan sdoganato a ripetizione. L’epilogo della telenovela è sfociato in una tormentata crisi societaria che si è sviluppata di pari passo con la retrocessione in serie B. I Matarrese aspettano ancora che qualcuno si faccia avanti per rilevare la società. Ma, con i tempi che corrono e con una situazione debitoria conclamata appare quanto mai difficile che ci possa essere un cambiamento radicale, una svolta. Dunque, si tira a campare cercando di far quadrare i conti, compito peraltro non facile sia per l’amministratore unico Francesco Vinella che per il direttore generale Claudio Garzelli. Dall’altra parte, una squadra di discreta levatura che nonostante tutti i problemi e gli ostacoli di varia natura (tra i cui i 4 punti di penalizzazione) ha avuto il merito di non farsi risucchiare in zona retrocessione Ieri il ds Guido Angelozzi ha fotografato l’attuale delicata situazione dell’A. S. Bari: “Non è certo rosea. Ma i Matarrese non faranno fallire la società. L’ipotesi di un rinnovo della struttura tecnica e dirigenziale? Sarebbe praticabile solo nel caso in cui i Matarrese fossero sostituiti da una nuova proprietà. Questo è quello che loro stessi si auspicano ma purtroppo i grandi gruppi industriali sono in difficoltà e senza investimenti non si va da nessuna parte”. Messaggio chiaro e forte, corroborato dal particolare momento che la città sta vivendo a livello imprenditoriale ed economico. I Matarrese, pur avendo lasciato da tempo il ponte di comando, continuano a gestire le sorti della società. A maggio, tra l’altro, bisognerà sborsare altri due milioni di euro per pagare gli stipendi del trimestre gennaio-marzo 2012. Strada in salita, con tutte le incertezze del caso. Nel frattempo Angelozzi va in Argentina a caccia di talenti. Ma servirà?

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Gio 22 marzo 2012 alle 12:00 / Fonte: Barisera
Autore: Redazione TuttoBari
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