Anche il passato più felice rischia di finire sotto la cenere. Il presunto coinvolgimento di Bonucci nello scandalo scommesse, per Udinese–Bari (3–3) del 10 maggio 2010, è un altro pugno ai già provati tifosi. Poco importa se il difensore azzurro, passato alla Juventus, non risulterebbe indagato. Il solo fatto che la sua posizione sia al vaglio dei magistrati della Procura di Bari, ha seminato un’altra dose di panico. 

Retroscena - Una domanda ricorre tra le voci di popolo: perché un calciatore all’epoca già convocato in azzurro, avrebbe commesso un errore così grosso? Difficile la risposta, aspettando gli sviluppi delle indagini. Il problema è che, eventualmente, a pagare (penalizzazione) sarebbe ancora il Bari. Ma le chiacchiere su quell’Udinese–Bari, ultimo turno di due stagioni fa, correvano da tempo in città. C’è chi non fa fatica a ricordare che, dopo aver giocato tutte le partite, Gillet dette forfait proprio alla vigilia della gara, lasciando spazio in porta a Padelli. Forse il capitano aveva sentito puzza di bruciato?

Dubbi - A metà settimana, il tecnico Vincenzo Torrente non ha ancora potuto risolvere i dubbi più corposi relativi alla formazione
da opporre sabato al Crotone. Anche ieri gli acciaccati Bogliacino, Romizi e Castillo si sono sottoposti a fisioterapia e hanno svolto solo lavoro differenziato. Difficile, ma non impossibile il loro recupero. Hanno saltato il doppio allenamento di ieri anche Crescenzi e Simon, impegnati con le rispettive Nazionali Under 21. Intanto i legali dell’attaccante e capitano Ciccio Caputo hanno presentato ricorso d’urgenza alla Corte di Giustizia, per la squalifica di 45 giorni: verrà esaminato entro sette giorni.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mer 29 febbraio 2012 alle 10:30 / Fonte: La Gazzetta dello Sport - Ed. Puglia
Autore: Redazione TuttoBari
vedi letture
Print