C’era una volta il mercato di riparazione, a novembre. Quello nel corso del quale le squadre costruite male in estate tentavano di migliorare le cose, nella speranza di centrare gli obiettivi stagionali. Fu questo il caso del Bari, che, nel 1991, anche a causa del grave infortunio occorso a Joao Paulo, ed a dispetto dell’acquisto estivo del fuoriclasse inglese Platt e delle aspettative europee della piazza, si ritrovava, dopo 9 giornate, con soli 3 punti in classifica in A, ultimo della classe.

La società, dopo aver sostituito mister Salvemini con Boniek, a fine settembre, cercò ancora all’estero i rinforzi per cercare di risalire la china. Nella fattispecie, il Milan prestò ai biancorossi per 6 mesi il centrocampista croato Zvonimir Boban,  prelevato dalla Dinamo Zagabria. L’allora ventitreenne era, all’epoca, già famoso in ragione di una lunga squalifica, rimediata per aver rifilato un calcio ad un poliziotto durante uno storico match con la Stella Rossa, terminato con prolungati scontri tra tifosi e forze dell’ordine. Per questa ragione aveva saltato il recente mondiale italiano.

In Jugoslavia, intanto, era in atto una sanguinosa guerra, che portò al disfacimento di quella nazione. Il club dei Matarrese, per presentare al suo pubblico il nuovo straniero, scelse di organizzare un’amichevole con la sua ex squadra, che nel frattempo aveva cambiato nome in Hask Gradjanski. L’incasso di 33 milioni di lire fu devoluto in beneficenza, in favore dei 200 mila bambini rimasti senza casa in Croazia, a causa degli eventi bellici.

Gli oltre 3 mila spettatori paganti di quella gara, oltre ad assistere al debutto del nuovo calciatore, che mostrò buone doti tecniche pur essendo in evidente ritardo di condizione, esultarono per la vittoria per 2-1 dei galletti. Ed appresero quella sera stessa che, oltre a Boban, i pugliesi avevano acquisito le prestazioni di un suo connazionale, il difensore Robert Jarni, preso dalla medesima compagine slava, per un esborso vicino ai 7 miliardi di lire, ingaggio triennale incluso. Gli sforzi profusi dal Bari, tuttavia, non riuscirono ad evitare l’inopinata retrocessione in B al termine dell’annata.

Sezione: Amarcord / Data: Mer 22 luglio 2020 alle 13:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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