Il Bari si appresta a tornare in Serie B, categoria dalla quale i galletti furono estromessi nell'estate 2018 a causa delle vicende ormai note. Maita e compagni troveranno un campionato profondamente rinnovato rispetto a quattro anni fa, sicuramente livellato verso l'alto con una maggiore difficoltà. Negli anni, infatti, il presidente Balata ha sviluppato esponenzialmente il brand della seconda lega italiana (basti vedere gli accordi con Dazn e Helbiz), il che ha portato a maggiori introiti per i club e di conseguenza maggiori soldi investiti nell'allestimento delle rose e in sede di mercato.

Sarà dunque, una Serie B molto più impegnativa, ma anche con parecchie novità. Innanzitutto il numero di squadre, che è sceso dalle ventidue della stagione 2017/18 alle venti attuali. Con quattro turni in meno e con una maggiore internazionalizzazione dei giocatori in Serie B, il Bari dovrà abituarsi alla pausa delle nazionali come avviene già in Serie A. Restano inalterate le regole sui playoff e playout, oltre ovviamente al numero di promosse e retrocesse. 

La novità principale è l'ausilio della tecnologia. Già da anni, infatti, anche la Serie B utilizza il Var e la Goal line technology, per evitare i gol fantasma che quest'anno hanno privato D'Errico della gioia di esultare per ben due volte. Lo strumento che continua a fare discutere ogni domenica accompagnerà il Bari e le altre 19 squadre nel prossimo torneo. Curiosità: il Var fece il suo debutto proprio nella città pugliese. Va ricordato infatti che a Bari in occasione dell'amichevole Italia-Francia del 1 settembre 2016 ci fu il primo utilizzo europeo del Var.

Altra novità sta nelle designazioni arbitrali. La CAN A è fusa con la CAN B: sarà dunque normale vedere gli arbitri passare da una domenica all'altra dai più grandi palcoscenici del calcio italiano al prato del San Nicola. L'altro cambiamento è sulle liste, che devono essere così composte: massimo 18 giocatori over 23, con la possibilità di aggiungerne due in caso di calciatori bandiera (cioè che abbiano militato per 4 stagioni, anche non consecutive, con la squadra in questione). Totale libertà, invece, sugli under, il cui tesseramento è illimitato (nati dal 1999 in poi).

Sezione: Copertina / Data: Mer 27 aprile 2022 alle 20:00
Autore: Claudio Mele
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