Un anno dopo l’ultima volta, Michele Cerofolini torna al Benito Stirpe. Ma stavolta lo fa da avversario, con addosso la maglia del Bari e con due stagioni di Frosinone ancora cucite addosso. Perché dal 2023 al 2025, quei pali li ha vissuti, difesi, sofferti. E ora ritrovarli significa inevitabilmente riaprire un capitolo personale.

L’avventura giallazzurra ha segnato il portiere toscano più di quanto dica la semplice cronologia. A Frosinone è arrivato da promessa in cerca di spazio e se n’è andato da portiere formato, dopo un biennio in cui ha alternato slanci, pressioni, giornate da protagonista e momenti più complicati.Lì ha imparato a reggere il peso delle attese, a gestire l’adrenalina, a convivere con la concorrenza. Soprattutto, ha imparato che non esiste crescita senza qualche scossa.

Poi è arrivata la chiamata del Bari. Una di quelle opportunità che non passano inosservate: club importante, piazza caldissima, ambizioni dichiarate.Cerofolini ha detto sì, convinto che fosse il passo giusto per consolidarsi definitivamente. E nella nuova avventura ha trovato responsabilità e fiducia immediata: un contesto pronto a farlo diventare un riferimento. E adesso eccolo di nuovo davanti al Frosinone. Una partita normale per il calendario, molto meno per lui.

Ritroverà i volti con cui ha condiviso spogliatoio e fatiche, ascolterà un ambiente che conosce bene e tornerà in uno stadio che per due anni ha chiamato casa.Non è nostalgia: è consapevolezza. Quella di chi sa che certe maglie non ti restano addosso per sempre, ma ti restano dentro.

Per il Bari sarà una sfida importante. Per Cerofolini, qualcosa di più. Un confronto con il proprio passato recente, la possibilità di mostrare quanto sia cresciuto, quanto sia cambiato, quanto quelle due stagioni giallazzurre l’abbiano preparato al presente.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 20 novembre 2025 alle 16:00
Autore: Lorenzo D'Agostino
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