Intervistato in esclusiva ai nostri microfoni, l’ex difensore del Bari Alberto Cavasin si è espresso in merito alla situazione attuale dei galletti, spendendo qualche parola sul tecnico che siede al momento sulla panchina biancorossa e dichiarandosi fiducioso nei riguardi di un futuro in crescendo.

Queste le parole dell’ex Bari su Beppe Iachini: “Sicuramente è uno che sa il fatto suo, porta qualità al Bari che è in ottime mani sotto l’aspetto della conoscenza. Darà un’identità alla squadra: ha subito fatto due vittorie perché sa toccare le corde giuste sull’aspetto motivazionale, poi in due partite i risultati non sono arrivati e la squadra ha tentennato, ma ci sta che in questo percorso venga tutto in maniera naturale e che il gruppo prenda fiducia. È una situazione per cui ci vuole tempo: le problematiche sono state tante, ma la scelta di Iachini è ottima ed è lui l’uomo giusto per ripartire. È un top assoluto e in una piazza grande e piena di esigenze è fondamentale che il mister abbia un pedigree che parla da sé. Ha tutti i crismi per essere dove si trova e per reggere le ambizioni della società”.

E proprio in merito alle ambizioni: “Si viene da due minuti dalla A. Quando si riparte si volta completamente pagina, come dimostra il Napoli che con la stessa squadra ne sta combinando di tutti i colori. Nel caso dei galletti c’è un mercato che è stato fatto male o in ritardo, ma, nonostante ciò, l’obiettivo era quello della promozione, e penso lo sia ancora. Ci sono squadre più forti e più importanti, ma il Bari per me può ancora essere competitivo sul piano tecnico per andare ai playoff per giocarsela. Il gap per raggiungerli non è elevatissimo e l’allenatore ha la possibilità di sistemare la squadra sotto tutti i punti di vista e prepararla per affrontarle tutte e puntare alla Serie A. A gennaio hanno provato a migliorare la squadra e c’è ancora tempo per valutare ciò che è stato fatto nell’ultimo mercato. L’allenatore fa parte dei cambi che la società ha fatto per portare a casa dei risultati, e sarà il campo nei prossimi mesi a dare dimostrazione dei loro obiettivi”.

Un pensiero, infine, sul mestiere del calciatore: “Il giocatore fa un lavoro meraviglioso, fa un lavoro che si chiama gioco e va su un palcoscenico ogni sette giorni. Tutti lo vorrebbero, persino la persona più umile vorrebbe essere protagonista per un giorno. Hai scelto questo lavoro? Vatti a divertire perché è una roba bella, non una pesante, quindi dimostra a tutti chi sei”.

Sezione: Esclusive / Data: Gio 29 febbraio 2024 alle 17:30
Autore: Mario Amoruso
vedi letture
Print