In un momento in cui il calcio giocato è momentaneamente fermo per la pausa nazionali, abbiamo avuto il piacere di discutere dell’inizio di stagione del Bari con l’ex Ebagua

6 punti in 4 partite lo score biancorosso, ottenuti attraverso 3 pareggi e 1 vittoria, questo il pensiero dell’attaccante: “Per i risultati è partita bene, se non perdi vuol dire che sei una squadra solida. Poi quando le squadre giocano contro il Bari si chiudono. Bisogna dare tempo. È vero che vincerne una è meglio che pareggiarne 3, però non perdere è importate per dare continuità di risultati”.

Inizio di stagione a rilento, ma promettente, quindi, per questo Bari. L’augurio di Ebagua e un pensiero sul campionato di B: “Il Bari quest’anno può dire la sua, anzi deve, perché sei a Bari! Io mi auguro sempre che il Bari possa vincere. Anche se la Serie B è sempre difficile, ci sono tante squadre forti, in più c’è sempre una sorpresa”.

Sui toni della piazza, che reclama a gran voce il mancato arrivo di una punta di peso: “Non sempre è fondamentale avere la punta, se l’allenatore ha scelto così vuol dire che ha un’idea. La piazza dopo l’anno scorso ha tanta voglia di salire, ma ogni anno è a sé.”, poi sottolinea: “Una squadra come Bari non può dipendere da un giocatore”.

Sul reparto offensivo continua: “Con gli attaccanti è anche questione di fortuna, delle volte un giocatore un anno non segna, poi un altro anno magari fa 30 gol”.

Un riferimento al reparto offensivo biancorosso del 2014-2015, che non riuscì a qualificarsi per i playoff, in cui figurava anche lui: “Noi avevamo me, Caputo, Bellomo, Galano, De Luca, Boateng… eravamo tanti che potevano far gol. Di punte c’eravamo solo io e Ciccio. Se ci penso noi prendevamo tanti gol, non eravamo solidi come questo Bari. Io non ne ho fatti tanti (ride), ma gli altri sì. Ora che ho fatto i nomi mi rendo conto ancora di più che eravamo forti!”.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 08 settembre 2023 alle 08:00
Autore: Luigi Arbore
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