Barese doc, e attore indiscusso del cinema italiano. Sul grande schermo, tra le numerose pellicole, ricordiamo la mitica ‘Classe di Ferro’ e un ‘Medico in famiglia’, senza dimenticare il grande successo de ‘La Capagira’, ambientata nel capoluogo pugliese qualche anno fa. Nel suo lavoro però anche tanto teatro.

L’attore barese non ha mai nascosto le sue simpatie per i biancorossi, da lui stesso definito ‘un tifo malato’.  Ieri presente nel settore ospiti di Rieti per seguire le gesta del galletto. Intercettato dai nostri microfoni, non ha nascosto la sua grande emozione…”So fatt nu sac d velen (tipica frase dialettale barese per descrivere lo stato d’animo dei 90 minuti, ndr) alla fine però mi sono commosso: fare un gol al 95esimo e vedere la squadra sotto la curva è stata commozione pura, nonostante le difficoltà e il gol ingiustamente annullato ad Antenucci, clamorosa svista del guardalinee, che stava per cambiare le sorti del match”.

Da tanto non assisteva ad una gara dei biancorossi... "Dal vivo da tanto tempo. Però non mi sono perso nemmeno una gara di serie D, su Dazn. Ora sto già programmando le prossime trasferte: Viterbo, Terni e Caserta sicuramente. Ci sto prendendo gusto”.

Awua è entrato nel cuore dell’attore barese...  Molto bravo, davvero un gran bel giocatore. Il suo ingresso è stato decisivo per le sorti del match. Grande visione e soprattutto bravo a dettare i tempi del gioco, con giocate semplici. Proprio quello che mancava ieri alla squadra prima del suo ingresso. Poi, permettetemi di dire che abbiamo un centravanti fantastico. Antenucci è un bomber vero: vogliamo dargli i palloni però a questo centravanti? Ieri ha avuto solo una palla decente e l’ha messa dentro, facendo tra l’altro un gol pazzesco, poi annullato ingiustamente”.

Cornacchini non è entrato nei cuori di tanti tifosi baresi, Sassanelli prova a spiegare i motivi: “Io gioco a calcio, sono ‘malato di calcio’, seguo molte competizioni europee, e sto girando anche una fiction per la Bbc in cui interpreto il ruolo di un allenatore italiano. Dopo questa doverosa premessa, dico che il Bari non può giocare per 80 minuti lanciando la palla, quello al massimo lo fai al 90esimo quando sei in svantaggio, c’è indubbiamente qualcosa che non quadra. Ieri mi sembrava di rivedere il Bari della Serie D, con una differenza: in D puoi permetterti di giocare così, in C assolutamente no, anche perché incontreremo squadre fortissime: lunedi c’è già il primo vero banco di prova con la Reggina, e se affronti le gare con questo spirito non potrà andare sempre bene. Se il Bari ieri avesse giocato da Bari non ci sarebbe stata partita. Con tutto il rispetto per il Rieti, i biancorossi hanno un livello tecnico di gran lunga superiore. Ai tifosi del Bari dico di aver pazienza e di dare ancora tempo. Però serve una sterzata immediata. Non so se la colpa sia del tecnico o dei calciatori, ma qualcosa andrebbe sicuramente corretta. Non posso vedere Antenucci e Simeri giocare per tutta la gara spalle alla porta, altrimenti favorisci la difesa avversaria”.

Infine, una chicca: “Tifo Bari da sempre. Sono nato a Bari vecchia e dall’età di tre anni sono dovuto andare a vivere a Milano. Per i rossoneri ho una simpatia sportiva, mentre del Bari sono ‘malato’. Guai a chi me lo tocca. Se il Bari dovesse andare in serie A già mi vedo all’Olimpico a litigare con i tifosi di Roma e Lazio”.

Sezione: Esclusive / Data: Lun 09 settembre 2019 alle 20:00
Autore: Giosè Monno
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