Empoli, Como, Triestina, Modena ed anche Bari (nel 2009/10 con 16 partite e 3 gol) sono alcune delle realtà in cui ha militato Riccardo Allegretti. Ai nostri microfoni, l'ex centrocampista ha discusso alcuni temi. In primis i risultati ottenuti sinora dal Bari e le impressioni su questo iniziale lavoro: "Poco da dire: a Modena è stata una brutta sconfitta. In casa però ha fatto tutto sommato bene, pareggiando col Monza. Sapevo di un ambiente ostile e so quanto non sia facile indossare questa maglia, con tutte le aspettative che ci sono. Secondo me, c'è bisogno di tempo, anche perché la squadra ha fatto intravedere idee e giocatori importanti, oltre ad un allenatore che personalmente mi piace. Peccato non sia ancora riuscita a dimostrare pienamente il proprio valore".

Sul mister biancorosso e sulla rosa, i giudizi sono positivi: "La carriera di Caserta parla per lui. Propone calcio, ha fatto bene. Bari è uno step importante perché è una realtà ambiziosa e dove il tifo pretende. Gytkjaer e Castrovilli sono i nomi più altisonanti. Quando prendi giocatori di quel calibro, speri che facciano bene e siano trascinatori più degli altri".

Alla prossima, il Galletto andrà a Palermo. Quali armi per affrontarla?"La consapevolezza che il Palermo è una corazzata ed è tra le candidate a vincere il campionato. Deve esserci voglia di fare risultato ed essere determinanti. Spero sia di buon auspicio il ricordo del mio gol segnato contro di loro quand'ero al Bari, e quei match ben disputati contro i rosanero".

Questo il parere sul rapporto tra tifo e proprietà:"Non conosco le dinamiche precise e non precise. So dei pochi abbonati, di un clima non proprio esaltante. La chiarezza deve essere alla base: la tifoseria ha fame di calcio. La squadra deve trascinare la gente attraverso i risultati".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 15 settembre 2025 alle 20:30
Autore: Piervito Perta
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