Novanta minuti possono raccontare una partita, ma per Gaetano Castrovilli la fascia al braccio del Bari racconta tutta una vita. Ieri, al San Nicola, ha indossato per la prima volta la fascia da capitano: novanta minuti in cui non era solo un centrocampista in campo, ma il simbolo di una città, di una squadra e di un percorso che lo ha riportato a casa. Non un semplice accessorio, ma il peso di anni di sacrifici, la responsabilità di chi, da barese, sa cosa significa guidare la squadra che ama. Guidare il Bari significa assumersi un ruolo che va oltre il calcio: rappresentare la città, trasmettere orgoglio e appartenenza, incarnare l’anima di chi ama questa maglia.

Tornato a Bari proprio quest’anno, Castrovilli porta con sé un bagaglio di esperienza straordinario: Serie A, calcio europeo e persino un titolo europeo con la Nazionale. Per lui, la fascia significa mettere a servizio della squadra tutto ciò che ha imparato, con la consapevolezza di essere un giocatore maturo pronto a guidare e sostenere i compagni. È il ritorno a casa, nella squadra che lo aveva lanciato, ma questa volta con il ruolo di guida vero e proprio.

La fascia sul braccio racconta anche la capacità di farsi carico della squadra nei momenti difficili, di dare sicurezza e trascinare con l’esempio. Non a caso, nelle ultime partite, nonostante un Bari spesso spento, Castrovilli è sempre stato uno dei migliori in campo: uno degli unici a provarci con continuità, a tenere vivo il gioco, a dare segnali di orgoglio e determinazione. Ieri, con la prima da capitano, questa leadership ha trovato la sua consacrazione: sotto il suo “comando simbolico” è arrivata la prima vittoria. Al San Nicola, i tifosi hanno percepito tutto questo. Gli applausi a fine partita non erano solo per la tecnica, ma per il cuore, la grinta e la dedizione totale. Con il ritorno di Castrovilli, il Bari ha ritrovato un capitano che sa cosa significa indossare questa maglia: non solo talento, ma cuore, esperienza e leadership.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 05 ottobre 2025 alle 18:00
Autore: Martina Michea
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