Spezia-Bari è stata una gara con un sostenuto tenore agonistico. Il tabellino conta appena cinque ammonizioni - tre nei confronti dei padroni di casa e due per gli ospiti - e un'espulsione per lo Spezia. Sono stati fischiati in tutto 25 falli: 14 commessi dai liguri e 11 dai Galletti. Ma a far discutere è un contatto in area di rigore dei padroni di casa tra Moncini e Jack giudicato non falloso da arbitro e Var. Dopo circa due minuti è arrivato il pareggio degli spezzini. L'arbitro Andrea Calzavara, della sezione di Varese, è stato promosso nella serie cadetta dopo 65 designazioni in Serie C a partire dalla stagione 2020/21. Era infatti alla sua sesta direzione in Serie B.

Con "Lo dice il regolamento" andiamo ad analizzare, caso per caso, per ogni partita disputata dal Bari, gli episodi e le decisioni arbitrali secondo quanto riportato dal regolamento. Questo, in maniera del tutto neutrale e senza la presunzione di dare giudizi o fare qualsiasi tipo di dichiarazione in merito all'operato di arbitri e Var, ma spiegando esclusivamente il testo delle regole relative alle decisioni e agli interventi. Lo facciamo inquadrando ogni episodio, spiegando come può essere interpretabile ciascuna regola. Ricordiamo che il regolamento del giuoco del calcio è un documento pubblico, scaricabile e consultabile dal sito della FIGC.

Vediamo allora, cronologicamente, le decisioni prese dal direttore di gara con la lente del regolamento.

34esimo - Contatto in area di rigore di Jack su Moncini. L'episodio "incriminato" è proprio il primo della gara: Moncini riceve dall'esterno un cross rasoterra e anticipa il proprio marcatore arrivando sul pallone. Quest'ultimo tocca quindi con lo scarpino l'attaccante che finisce a terra. L'arbitro Calzavara si trova proprio lì a due passi e fa chiaro segno di proseguire. Il Var Mazzoleni non interviene per raccomandare una revisione al monitor. 

IL TESTO. "Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:

• caricare

• saltare addosso

• dare o tentare di dare un calcio

• spingere

• colpire o tentare di colpire (incluso con la testa)

• effettuare un tackle o un contrasto

• sgambettare o tentare di sgambettare"

“Negligenza significa che il calciatore mostra una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che agisce senza precauzione. Non è necessario alcun provvedimento disciplinare".

"Un VAR è un ufficiale di gara, con accesso indipendente ai filmati della gara, che può assistere l’arbitro soltanto in caso di “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto”. "Se il “controllo" non indica un “errore chiaro ed evidente” o un “grave episodio non visto”, di solito non è necessario che il VAR comunichi con l’arbitro: si tratta di un “controllo silenzioso". Se il “controllo” indica un probabile “errore chiaro ed evidente” o un “grave episodio non visto”, il VAR comunicherà queste informazioni all'arbitro che deciderà se iniziare o no una “revisione”.

APPLICAZIONE. I contatti fallosi in area di rigore sono sempre attenzionati dal Var che, tuttavia, nella valutazione di un possibile "chiaro ed evidente errore" controlla l'intensità e se il contatto toglie la possibilità di contendere o giocare il pallone al calciatore che lo subisce. 

36esimo - Ammonizione di Kouda. Subito dopo il goal segnato da Kouda scatta un parapiglia nell'area di porta per recuperare il pallone nelle mani di Cerofolini e lo stesso autore della rete strattona il portiere per impossessarsi del pallone: viene quindi ammonito per comportamento antisportivo.

IL TESTO. Tra le ammonizioni per comportamento antisportivo: "Mostra una mancanza di rispetto nei riguardi dello spirito del gioco"

42esimo - Espulsione di Kouda per doppia ammonizione. Ancora il marcatore del pareggio dello Spezia si rende protagonista di un intervento in scivolata in ritardo su Maggiore che viene colpito sulla gamba sinistra. Il secondo cartellino giallo viene quindi estratto per "imprudenza".

IL TESTO. "Imprudenza significa che il calciatore agisce con noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario e per questo deve essere ammonito". 

APPLICAZIONE. In campo, l'arbitro deve valutare intensità (forza) e punto di contatto.

46esimo - Ammonizione di Nikolaou. Il primo cartellino giallo per il Bari arriva a inizio secondo tempo nei confronti del difensore che "cintura" Di Serio che non riesce a ripartire dalla propria trequarti. L'ammonizione quindi arriva per aver interrotto una promettente azione offensiva (SPA).

IL TESTO. "Un calcio di punizione diretto è parimenti assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni:
• contatto mano-pallone punibile (tranne il portiere nella propria area di rigore)
trattiene un avversario
• ostacola un avversario venendo a contatto con lui
• sputa o morde qualcuno iscritto nell’elenco delle squadre o un ufficiale di gara
• lancia un oggetto contro il pallone, un avversario o un ufficiale di gara o tocca il
pallone con un oggetto tenuto in mano"

L'ammonizione si configura appunto quando un calciatore "commette ogni altra infrazione che interferisce con o interrompe una promettente azione d’attacco".

APPLICAZIONE. In campo bisogna valutare quanto il calciatore con il pallone può avanzare in verticale, quante opzioni ha di passare il pallone a un compagno e come è schierata la difesa.


79esimo - Ammonizione di Pucino. Il capitano del Bari "questiona" animatamente con Di Serio e nasce un accenno di "mass confrontation". L'arbitro individua subito un comportamento antisportivo di Pucino ed estrae il cartellino giallo nei suoi confronti. 

90esimo - Ammonizione di Candela. Braunoder riparte in verticale e viene trattenuto a centrocampo da Candela che viene quindi ammonito per SPA (cioè per aver interrotto una promettente azione d'attacco). 

98esimo - Ammonizione di Cassata. Dopo aver commesso un fallo su Rao, Cassata protesta vistosamente nei confronti del direttore di gara e compie un gesto di stizza con il pallone tra le mani. Ammonizione quindi per proteste.

IL TESTO. "Un calciatore titolare deve essere ammonito se: • protesta con parole o gesti / azioni (nei confronti degli ufficiali di gara)"

APPLICAZIONE. L'arbitro ammonisce per proteste se i toni e le parole utilizzati sono particolarmente accesi.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 08 novembre 2025 alle 14:30
Autore: Enrico Scoccimarro
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