Incredibili e sconcertanti rivelazioni del presidente del Bari, Vincenzo Matarrese. Ieri, durante le festa per la consegna delle chiavi della città di Bari al recordman di presenze in maglia biancorossa Jean François Gillet,  il "Primo Ministro" della società di via Torrebella si è lasciato andare a delle clamorose dichiarazioni, riportate quest'oogi da 'TuttoSport'.

L'attuale patron dei pugliesi voleva raccontare come e perchè era diventato presidente, ma l'aneddoto gli è sfuggito di mano, o meglio di bocca... "Nel 1977, quando prendemmo il Bari, presidente del club era mio fratello Antonio. Nell'83 era stato appena eletto presidente della Lega calcio. Il Bari era in Serie B e navigava in cattive acque. Negli ultimi mesi di campionato gli arbitri, sui quali mio fratello aveva influenza, cercarono di aiutare la squadra per non farla retrocedere".

"A ogni partita ci assegnavano un rigore - ha continuato Matarrese Jr - Solo che noi riuscimmo a sbagliarli tutti. Nell'ultimo match col Monza, Radice (subentrato a Catuzzi, ndr) fece calciare il rigore decisivo non più ai rigoristi ma a un difensore - Loseto - convinto che avrebbe segnato con una cannonata. Invece... ne uscì l'ennesimo passaggio al portie re e non riuscimmo a evitare la retrocessione. A quel punto mio fratello lasciò la carica sociale, perchè come presidente di Lega non poteva essere a ca­po di una squadra di serie C. Così la mia famiglia decise di passare a me il testimone e da allora non l'ho più lasciato".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 14 settembre 2010 alle 16:37
Autore: Andrea Dipalo
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