Il calcio, si sa, certe volte chiude i cerchi in maniera perfetta. Gaetano Castrovilli torna a Bari, qui dove tutto è cominciato. Per il talento di Minervino Murge, la prossima stagione sarà più di un semplice capitolo della sua carriera: sarà un ritorno alle origini, un riannodare il filo con la sua città sportiva. Correva il 2008 quando alcuni dirigenti biancorossi, con occhio lungo, lo portarono nel vivaio dopo un provino. Da quel momento in poi, la maglia del Bari è diventata la sua seconda pelle.

E il 22 maggio 2015, a soli 18 anni, è arrivata la prima grande emozione: l’esordio tra i professionisti. Al San Nicola, Castrovilli subentrò a Marco Calderoni al 78’, in una partita di Serie B contro lo Spezia (terminata 0-1). Pochi minuti in campo, ma sufficienti per far intravedere lampi di qualità e personalità.

La stagione 2016-2017 lo ha visto definitivamente in pianta stabile in prima squadra. Da gregario a protagonista silenzioso: 19 presenze collezionate, con una gara da titolare contro il Vicenza, chiusa sullo 0-0. L’ultima volta di Castrovilli in campo con il Bari risale al 29 dicembre 2016, uno spezzone in una partita casalinga con la Spal. Poi, a febbraio, la chiamata della Fiorentina e la cessione che lo avrebbe proiettato verso palcoscenici più grandi.

Oggi però, dopo anni di crescita, consacrazione e sfortuna (tra infortuni e alti e bassi), Castrovilli torna laddove ha mosso i primi passi. Torna a casa. E per i tifosi del Bari non è solo un innesto tecnico di valore assoluto: è un segnale di identità, appartenenza e orgoglio

Sezione: Mercato / Data: Gio 21 agosto 2025 alle 22:00
Autore: Martina Michea
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