Il Bari continua a non saper vincere tra le mura del San Nicola. Anche con il Crotone i galletti si devono accontentare di un punticino, nonostante il “regalo” confezionato nel primo quarto d’ora dalla premiata ditta Maiello-Bindi (ma la responsabilità è tutta dell’estremo difensore). I galletti poi non hanno saputo approfittare dei minuti immediatamente successivi al vantaggio, quando in almeno un paio di nitide occasioni avrebbero potuto raddoppiare, e il risultato è stato che nella ripresa, complice il calo generale della condizione dei biancorossi (Torrente lo aveva anche temuto, parlando del sopraggiunto riposo), hanno offerto il fianco agli attacchi continui ed ordinati dei calabresi, che alla fine hanno raggiunto un meritato pareggio.

Un’occhiata alle formazioni: nel Bari i recuperati Claiton Dos Santos e Polenta sostituiscono in difesa gli squalificati Borghese e Ceppitelli; Scavone rimpiazza Romizzi, in condizioni ancora non ottimali, mentre la maglia che era dello squalificato Caputo va sulle spalle di Vitali Kutuzov. Nel Crotone del nuovo allenatore Massimo Drago è Milan Djuric l’unica punta, con alle spalle la coppia di trequartisti Sansone-Calil; a centrocampo spazio al talento Florenzi e all’ex Mirko Eramo.

Dopo una prima conclusione velleitaria di Stoian ed un paio di traversoni ben controllati dai portieri, il Bari passa improvvisamente in vantaggio: pressione sui portatori di palla calabresi da parte di Stoian e Bogliacino, Maiello si produce in un lungo retropassaggio al portiere Bindi che manca lo stop di piatto e poi insegue invano il pallone, che termina la sua corsa in fondo alla rete. Il gol scuote la partita e al 16’ i galletti potrebbero raddoppiare. Crescenzi se ne va sull’out destro e dalla linea di fondo crossa basso e teso; Bindi in tuffo respinge proprio sui piedi di Kutuzov, che è lesto nel calciare ma trova l’opposizione di Vinetot, immolatosi sulla linea di porta. Poi è Claiton ad avere sul sinistro la palla del raddoppio, ma il suo piatto a giro da ottima posizione termina altissimo sulla traversa. Dopo un tentativo da fuori di Forestieri, terminato di poco a lato, ed alcuni minuti senza sussulti da ambo le parti è il Crotone ad andare vicino al pareggio con Caetano Calil, ma il suo tocco di piatto da sotto misura trova pronto alla risposta il reattivo Lamanna. Si fa vedere Mariano Bogliacino intorno alla mezz’ora con un sinistro che scalda le mani di Bindi. La verve delle due squadre però va spegnendosi con il passare dei minuti, con le difese sempre ad avere la meglio sugli attacchi avversari, e il tempo si chiude sul vantaggio minimo maturato per via della sciocchezza di Bindi.

Ripresa con in campo gli stessi effettivi dei primi quarantacinque minuti. Dopo un minuto il Bari guadagna in corner in modo rocambolesco (rinvio di Vinetot sulla testa di Mazzotta e palla oltre la linea di fondo): alla battuta ci va Bogliacino che trova la testa di Claiton, il quale a sua volta non trova però lo specchio della porta di un soffio. Al 5’ Djuric ha una buona palla in area di rigore ma viene contenuto bene da Polenta. E’ un Crotone più convinto, quello di questa prima fase della ripresa: ancora Djuric è protagonista di una sponda per Calil, anticipato da Lamanna. Ci prova poi Mazzotta col mancino, Lamanna si distende sulla sua sinistra e blocca in tuffo. All’8’ le proteste dei rossoblù sono veementi per un tocco di braccio di Scavone su tiro di Sansone, ma l’arbitro assegna solo un calcio d’angolo per i calabresi. Dopo una punizione di De Falco sulla barriera, è Calil ad avere sul destro la palla del pareggio, ma il suo tiro forte e centrale è respinto con i pugni da Lamanna. Drago avvicenda  uno spento Florenzi con De Giorgio, risponde Torrente con Cavanda per l’acciaccato Crescenzi (problemi ad un flessore per lui). Si rivede il Crotone in area biancorossa con una girata altissima di sinistro di Calil su cross basso dalla sinistra di Sansone, poi lo stesso Sansone prova a liberare il solito Calil davanti a Lamanna, ma il portiere lo anticipa in uscita. Il brasiliano al 25’ esplode un destro dai venticinque metri che termina al lato del palo sinistro di Lamanna. E’ un Bari che si limita a contenere e che non riparte mai in maniera incisiva, complice il netto calo di Bogliacino e Kutuzov. Allora Torrente getta nella mischia Romizzi, nonostante una condizione approssimativa, proprio al posto dell’uruguagio. Entra anche Pettinari per Djuric nel Crotone, Drago vuole a tutti i costi il pareggio. Ci prova un incontenibile Calil da fuori ma con scarsa mira. Nelle fila dei calabresi entra anche Galardo per Correia e il Crotone nei minuti finali prova a prendere d’assedio la difesa biancorossa. Torrente nel tentativo di difendere lo striminzito vantaggio toglie uno stremato Kutuzov e inserisce il difensore Masi. A cinque minuti dal termine, in seguito alla battuta di un corner da parte del Crotone, si accende una mischia a due metri da Lamanna ma i difensori fanno muro e si salvano. Nulla possono invece un minuto dopo quando Caetano Calil (strameritato il gol per lui) parte sul filo del fuorigioco sull’invito dell’ottimo Sansone e buca di sinistro Lamanna. La reazione barese è tutta in un destro da fuori di Forestieri che termina al lato della porta di Bindi. Ma il Bari non c’è più da un pezzo e nel finale De Giorgio per un niente non trova il colpo del k.o..

Insomma pari e patta alla fine tra Bari e Crotone, ma l’allenatore  Vincenzo Torrente esce masticando amaro: ancora una volta i suoi hanno gettato al vento nei minuti finali un successo casalingo. Oggi però ha pesato, più che l’assenza dei difensori, la mancanza di un punto di riferimento come Caputo la davanti, perché il Kutuzov di oggi è solo il lontano parente di quello ammirato nei primi due anni in biancorosso e, con un Forestieri sempre basso a proteggere il terzino, i galletti hanno per tutta la gara profuso poca profondità nello sviluppo delle trame offensive. Nel prossimo turno il tecnico di Cetara dovrà anche fare a meno dell’argentino naturalizzato italiano, che è incappato in un giallo che lo terrà fuori per squalifica. A questo punto il ricorso al 4-4-2 o al 4-3-1-2 sembra quasi inevitabile.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 04 marzo 2012 alle 11:00 / Fonte: Barilive.it
Autore: Redazione TuttoBari
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