Il Bari ha dovuto incassare un brutto colpo, forse frutto di una gestione di mercato sbagliata.
Il centrocampista , neo arrivato dal Genoa, Matteo Paro (26) sembra essersi infortunato gravemente al ginocchio durante l’allenamento tanto da far ipotizzare già finita la stagione che ancora deve iniziare.
Il responso della risonanza magnetica dice : distorsione del ginocchio dx con lesione del crociato anteriore.
Il Genoa, aveva inserito il centrocampista, nell’ormai famosissimo “pacchetto famiglia” obbligatorio per avere Meggiorini e il Bari ha subito abboccato all’amo.
A me dispiace per il Paro uomo, che con abnegazione si è impegnato in allenamento e dal giorno in cui è arrivato a Bari, nella mente ha avuto solo la ferma volontà di riscattare la sfortunata stagione passata.
Dispiace anche per il Paro giocatore, che se riuscisse a dare continuità alla sua preparazione ed alle sue prestazioni in campo, sarebbe di sicuro una pedina importante nello scacchiere di Ventura.
Tutto questo però era prevedibile anche se il ginocchio infortunato questa volta non era lo stesso dell’anno scorso. Quando si acquistano degli elementi che dovrebbero consentire alla squadra di fare un campionato tranquillo, la prima cosa da valutare è l’integrità fisica e non rischiare con ragazzi che tendenzialmente sono avvezzi agli infortuni.
Non voglio immaginare cosa ne sarebbe della rosa del bari se Perinetti avesse, qualche settimana fa, accettato il “pacchetto famiglia” Udinese, che pretendeva di accasare in biancorosso sia langella che Obodo oltre che l’amato Barreto. Il nigeriano Obodo, proveniva come Paro da un anno di stop e come tutti sanno si è infortunato nuovamente con probabile stagione a rischio.
Il Bari avrebbe bisogno di calciatori solidi e di esperienza che in campo sappiano ottemperare alla missione primaria di quest’anno , restare in serie A, e che diano la sensazione di solidità fisica che necessita in una squadra che non ha altissimi valori tecnici.
Notoriamente si conoscono gli elementi che hanno la propensione a “farsi male” e talvolta per necessità societarie si tende a voler rischiare scommettendo su un’exploit.
Questo tipo di pensiero, a mio avviso, va bene se in un gruppo solido di questi elementi ce ne sono uno o due al massimo ma non si può pensare di portare avanti un progetto solo su fragili scommesse.
Certo che qualcuno adesso potrebbe asserire che Matarrese di Paro non ha pagato ne l’ingaggio e ne il cartellino e che quindi non ha perso nulla.
Io invece non la vedo in questo modo.
Ritengo non seria una campagna acquisti che non mira a tappare dei buchi o a migliorare alcune lacune evidenziatesi l’anno scorso, ma solo ad accaparrarsi giocatori a caso con l’unico filo conduttore che li accomuna che sarebbe quello del loro basso costo.
Il Bari quest’anno, dopo 8 anni di purgatorio, è nuovamente in serie A , e la mia speranza come quella di ogni biancorosso è quella di vedere una squadra dignitosa che regali qualche emozione e soprattutto che riesca a mantenere la categoria. A questo punto mi chiedo se non fosse stato meglio acquistare qualche giocatore in meno ma con un costo maggiore.
Invece di avere 13 elementi nuovi rispetto alla trionfale stagione di “B” , sarebbero bastati 4 acquisti mirati di medio valore.
Forse la squadra del Bari di quest’anno risulterà essere competitiva, me lo auguro davvero, ma come sempre darà l’impressione di essere stata creata casualmente e che casuali sarebbero i risultati ottenuti.
Forse se arrivasse una nuova presidenza....
Giò Ametrano, Tuttobari.com
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