Tutti a Bari si aspettano l’arrivo di Giovinco.
Si vuole sognare con qualcuno che per caratteristiche tecniche abbia la capacità di infiammare il pubblico, qualcuno che con il numero 10 sulle spalle detti i tempi ed inventi giocate funamboliche, qualcuno che ricordi i campioni che in passato ha calcato il prato del San Nicola come Pietro Maiellaro, Antonio Cassano e perché no anche Joao Paolo.
Giampiero Ventura ha espresso parere favorevole, e ci mancherebbe altro, al punto che sarebbe anche disposto a modificare il gioco della sua squadra per permettere alla “formica atomica”di esprimersi al meglio.
Angelozzi continua incessantemente a lavorare affinchè si avveri questo sogno che tutti covano ma che in fondo nessuno osa rivelare ad alta voce. Il diesse non ha mai nascosto di avere in agenda sempre la voce Juventus per trattare il fantasista e sa benissimo che questa operazione, se condotta positivamente in porto, lo lancerebbe definitivamente nel cuore di tutti i tifosi biancorossi, facendo dimenticare il dolore mai celato che i tifosi hanno patito per l’addio dell’ex Re Perinetti.
Ma pensandoci bene, servirebbe davvero Sebastian Giovinco alla causa del Bari?
Non si rischierebbe di alterare un gioco già collaudato che in passato ha permesso di ottenere validi ed insperati risultati per tuffarsi in qualche schema occulto che probabilmente snaturerebbe il Bari spumeggiante dei 50 punti dello scorso anno?
Qualcuno parla dell’interesse del Bari per un ex che adesso è in forza alla Roma e che dopo l’esperienza a Genova sponda Sampdoria avrebbe anche espresso parere favorevole al trasferimento alla corte di Mister Ventura.
Sto parlando di Stefano Guberti, un altro che solletica la fantasia della gente e che a differenza di Giovinco già conosce l’ambiente e di sicuro sposa in pieno il tipo di gioco della squadra Biancorossa.
Forse sarebbe giusto essere più concreti ed immaginare un Bari che possa sviluppare un progetto con uomini al servizio dell’intero gruppo al fine di raggiungere un unico obiettivo.
Con Giovinco forse si rischierebbe di ricominciare da zero al fine di utilizzare al meglio un campione con una squadra costruita su misura per lui.
Il valore di Giovinco non è in discussione ma è giusto anche pensare che forse sarebbe più giusto concentrare gli sforzi verso Stefano Guberti che probabilmente è meno talentuoso ma sulla fascia scoperta sarebbe manna dal cielo per tutti i tifosi del Bari e per lo stesso mister che potrebbe finalmente schierare la squadra con le due ali di ruolo.
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