Nessuno, nessuno avrebbe potuto prevedere la vittoria dell'Olanda a fine primo tempo. Come detto in cronaca il Brasile aveva stradominato gli Oranje incapaci di reagire al gol di Robinho, privi di fiducia e più volte vicino alla capitolazione. Ma il calcio è imprevedibile, e l'Olanda torna in campo in maniera gagliarda pronta a giocarsela fino in fondo. Prima raggiunge il pareggio con l'aiuto dell'accoppiata Julio Cesar - Felipe Melo: un cross di Sneijder, assolutamente risorto dopo un primo tempo a dir poco anonimo, viene deviato nella propria porta dalla testa dal centrocampista della Juventus che nel frattempo si era scontrato col portiere uscito, come si suol dire a farfalle. Chi ha giocato a calcio, sa quanto è fondamentale il fattore psicologico in questo sport e così l'Olanda acquista fiducia e spinge forte schiacciando un incredulo e stanco Brasile nella propria metà campo. Robben è una furia e i giocatori verdeoro non lo prendono mai, se non abbattendolo e collezionando gialli, come Bastos che costringe Dunga alla sostituzione per evitare il secondo giallo. Alla mezzora però i tulipani piazzano il colpo del ko: corner di Robben, Kuyt allunga la traiettoria e Snejider insacca di testa mandando il Brasile all'inferno. Come se non bastasse il solito folle Felipe Melo, si fa espellere grazie ad un brutto pestone del tutto inutile rifilato all'indemoniato Robben. Proprio quel Melo voluto in nazionale praticamente solo da Dunga (immaginiamo ora le polemiche); rimasti in 10 i sudamericani, provano a pareggiare ma inutilmente perchè gli Oranje corrono il doppio e rischiano anche di realizzare il gol risolutore. La partita scivola verso la fine con un esito assolutamente imprevedibile e che dimostra ancora che in questo mondiale tutto può ancora succedere.

Sezione: Sudafrica 2010 / Data: Ven 02 luglio 2010 alle 17:51
Autore: Marco Beltrami
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