C'è un Bari la cui memoria è ancora impressa nella mente e nel cuore dei tifosi, una squadra in grado di far sognare una città ferita e rialzare l'orgoglio del popolo biancorosso. I protagonisti della meravigliosa stagione fallimentare, che sfiorarono la Serie A senza ricevere per mesi lo stipendio, sono ancora ricordati con affetto nel capoluogo pugliese. 

Anche fra quei calciatori, però, c'è una meteora arrivata a Bari con buone aspettative, ma ridotta a comparsa marginale con il proseguio del campionato. Parliamo di Richard Samnick, che Guido Angelozzi prelevò direttamente dalle giovanili del Paris Saint Germain. L'inizio fu incoraggiante, con due presenze da titolare in altrettante giornate ed un'ottima prova contro la Reggina, prima di un infortunio al ginocchio che ne rallentò la corsa e lo estromise dal giro di titolari; partite non certo entusiasmanti hanno fatto il resto, e durante la lunga rincorsa ai playoff, mentre lo stadio si riempiva e l'entusiasmo cresceva, il centrale difensivo osservò i compagni da bordo campo.

Al netto di una fugace presenza contro il Varese, il ritorno in campo arrivò nelle due partite più importanti della stagione. Alberti, infatti, decise di schierarlo dal primo minuto nella decisiva sfida contro il Novara, nell'ultima di campionato. Nonostante il successo e la qualificazione ai playoff, ottenuta in un San Nicola stracolmo, Samnick non sfruttò l'occasione mostrando insicurezza e venendo sostituito nella ripresa. Una nuova occasione gli fu concessa contro il Latina, dove entrò nel secondo tempo nella sfida pareggiata in casa biancorossa.

Chiusa l'esperienza della stagione fallimentare, con la rifondazione targata Paparesta l'ex giocatore del PSG non ha più trovato spazio in biancorosso, ed ha iniziato un lungo girovagare. Prima il trasferimento in Lega Pro al Martina Franca, poi il passaggio in Ligue 2 allo Châteauroux, ed infine il trasferimento all'US Quevilly-Rouen Métropole, nella terza serie francese, dove milita attualmente. 

Nella sua carriera rimane, in ogni caso, l'ebrezza di un campionato incredibile e la soddisfazione di aver giocato in un San Nicola vestito a festa. È il lascito che Bari ha consegnato ai tanti calciatori che, dopo quella stagione, non sono riusciti ad affermarsi ad alti livelli.

Sezione: Amarcord / Data: Mer 05 giugno 2019 alle 19:15
Autore: Raffaele Digirolamo
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