Salvo colpi di scena - che nel calcio non mancano mai - Giuseppe Magalini sarà il nuovo direttore sportivo del Bari. Un taglio rispetto al recente passato targato Ciro Polito. Una scelta - quella di Magalini - che non sembra mettere tutti d’accordo. Se da una parte c’è chi é contento che ad occuparsi del prossimo calciomercato del Bari sia uno degli artefici del recente miracolo targato Catanzaro, dall’altra c’è chi ritiene il direttore sportivo di origini venete non pronto per una piazza blasonata come quella biancorossa. 

E non certo per l’età, visto che Magalini ha superato la sessantina, ma per palmarés. Spesso però il palmarés da primi della classe non é sempre sinonimo o garanzia di successo. Vale per i dirigenti così come per gli allenatori. Si pensi a Marino e Iachini, due allenatori che hanno allenato - ed anche molto bene - in Serie A, ma che a Bari non hanno lasciato il segno. Magalini ha portato il Catanzaro ad un quinto posto con tanto di semifinale playoff. Per una neopromossa é grasso che cola. Dovrebbe - condizionale sempre d’obbligo - lavorare con Valerio Di Cesare. Un tandem, quello che si comporrà con l'eterno e glorioso Capitano, interessante. Non può che infondere tranquillità. Ci sarà tempo per eventuale tormento e desiderata estasi. A Bari occorre serenità e il lavoro di Magalini a Catanzaro non può che far dormire sonni tranquilli. Fatto il direttore sportivo, si farà anche l’allenatore. D’Aversa e Inzaghi le alternative e anche qui la piazza sembra un po’ divisa. Se gli umori oscillano in base agli uomini, gli uomini che verranno a Bari faranno di tutto per non far oscillare il tono dell’umore e mantenerlo stabile rispetto a quanto successo nella passata stagione. 

Sezione: Copertina / Data: Dom 09 giugno 2024 alle 08:00
Autore: Raffaele Garinella
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