Bastano pochi giorni, nel calcio, per cambiare completamente il clima attorno a una squadra. Una settimana fa, il nome di Fabio Caserta era al centro delle voci e dei dubbi: risultati altalenanti, gioco a tratti poco fluido, e la sensazione che la panchina cominciasse a scottare. Poi è arrivata la risposta, sul campo e fuori. La vittoria di sabato scorso non è stata solo un passo avanti in classifica, ma soprattutto un segnale. Al fischio finale, i giocatori si sono stretti attorno al loro allenatore in un abbraccio collettivo, spontaneo, sincero. Un’immagine che vale più di qualsiasi dichiarazione: il gruppo è con Caserta. 

Quel gesto ha raccontato meglio di mille parole la compattezza di uno spogliatoio che non ha mai smesso di credere nel suo tecnico, nemmeno nei momenti più complicati. La squadra ha attraversato settimane difficili, tra prestazioni altalenanti e critiche crescenti, ma dentro lo spogliatoio la fiducia non si è mai incrinata. Anzi, la reazione vista sabato è sembrata la dimostrazione di un legame che va oltre i risultati.

Caserta, dal canto suo, ha continuato a lavorare con serietà e determinazione, nonostante le difficoltà e il rumore di fondo. Ha difeso il gruppo, assumendosi le responsabilità nei momenti più delicati, e cercando di mantenere calma e compattezza dentro lo spogliatoio. La risposta è arrivata più sul piano emotivo che su quello del gioco: una squadra ancora imperfetta, ma capace di stringersi, soffrire e portare a casa una vittoria che vale doppio, per la classifica e per il morale.

Sul piano tecnico restano diversi aspetti da migliorare: la manovra fatica ancora a trovare fluidità, la gestione dei momenti della partita non è sempre lucida e il Bari deve imparare a controllare meglio ritmo e spazi. Ma proprio per questo, l’abbraccio di sabato assume un significato ancora più forte. È il segno che, pur tra limiti e difficoltà, la squadra è viva e unita, pronta a ricompattarsi attorno al suo allenatore.

La stagione è ancora lunga e il percorso pieno di insidie, ma questo episodio lascia un messaggio chiaro: il Bari è con Caserta, e Caserta è con il Bari. Da qui bisogna ripartire, con la consapevolezza che il primo passo per rialzarsi davvero è restare uniti.

Sezione: Copertina / Data: Mer 08 ottobre 2025 alle 16:00
Autore: Lorenzo D'Agostino
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