Non c'è due senza tre. Avremmo voluto commentare la terza vittoria di fila del Bari e invece ci troviamo a commentare il suo  terzo risultato utile di fila. Vabbè, accontentiamoci. Un peccato però che troppo presto siano stati i galletti a dare l'impressione di accontantarsi del punticino, tirando i remi in barca subito dopo essere andati in vantaggio e poi cercando di gestire il pareggio, non senza affanni.

Insomma, oggi i biancorossi avrebbero potuto fare di più, e invece abbiamo assistito ad una prestazione pigra, poco coraggiosa. Non tutto però quel che si è visto oggi al "Rigamonti" è da gettare via però. Innanzitutto, ovviamente, registriamo il gran gol di Ghezzal, unico attaccante del Bari (non considerando Visconti, sempre ai margini della prima squadra) che, prima della partita di questo pomeriggio, era ancora in attesa di trovare gloria personale. Contro la Juve Stabia s'è sbloccato Tallo, oggi è toccato all'algerino: insomma, Caputo, in cerca di partner prolifici dall'inizio di stagione, ora ne ha anche troppi, considerando che sono in cinque a contendersi i due posti da esterni nel tridente. Torrente continuerà ad alternarli e va detto che nelle ultime due gare ha sempre pescato il nome giusto: complimenti a lui. Altro motivo di soddisfazione per il mister è vedere come quell'ansia da prestazione che sembrava aver paralizzato le gambe dei galletti al ritorno dalle vacanze pare del tutto svanita. Non è cosa da poco. Dopo la gara contro il Vicenza, su queste colonne, avevamo scritto "forse il peggio è passato". Oggi, considerata la prestazione contro il Brescia, non abbiamo motivo per rimangiarci quelle parole. Il peggio è passato per davvero.

Detto questo, superata la fase critica, il Bari non deve assolutamente adagiarsi sugli allori. La corsa per la salvezza è aperta e piena di ostacoli: chi si acconta non è detto che poi goda, anzi. Contro i lombardi, a dire il vero, non abbiamo visto giocare i biancorossi con lo stesso spirito con cui si sono sbarazzati del Vicenza. Si poteva fare di più ma, perdonate la banalità, un punto a Brescia non si butta mica.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 16 marzo 2013 alle 18:00
Autore: Diego Fiore / Twitter: @DiegoFiore1
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