Il Bari ha sin qui ufficializzato 14 nuovi acquisti, molti dei quali dall'innegabile appeal. Giocatori che, nelle intenzioni, dovrebbero permettere alla squadra di raggiungere senza troppi affanni la promozione nel prossimo campionato di serie C. Il campo sarà giudice supremo, ma pare evidente che con una fuoriserie così sia più difficile sbandare che andare dritti verso la meta, tanto ambita quanto alla portata di un Bari costruito già, o quasi, per la futura cadetteria.

Un mix vincente. Molti dei nuovi sono già certi di essere titolari. Si pensi ad Antenucci, ma non solo. E' da gente del calibro di Frattali, Costa, Schiavone, Kupisz e dello stesso Antenucci che si dovrà necessariamente partire. Ai citati e ai non citati (si pensi a Perrotta, Scavone, Terrani, Berra, ecc..) si dovranno dunque adeguare i vecchi superstiti della scorsa stagione, alcuni dei quali apparentemente attardati nelle gerarchie del mister, almeno in partenza. 

MARFELLA - Frattali è a Bari per fare il titolare. All'ex Napoli - fresco di rinnovo triennale - l'onere di insediare quella che ad oggi pare una fortezza. 

DI CESARE - Imprescindibile. Ed ora anche capitano. Da lui e con lui si riparte. Leader indiscusso in difesa, saprà di certo farsi apprezzare anche in zona gol. La sua titolarità non è in discussione.

HAMLILI - Ottimo già in ritiro, il centrocampista è di certo pedina importante per questo Bari. Quanto importante, lo dirà il campionato. A differenza della passata stagione, la concorrenza si è moltiplicata, alzando il livello di competitività di un reparto ora affollato da gente di indiscutibile qualità. Ma Hamlili resta elemento prezioso e utile, facile pronosticare un suo discreto utilizzo.

BOLZONI - Copia e incolla Hamlili. Anche l'ex Palermo pagherà lo scotto della concorrenza. Per il ruolo di regista è stato acquistato Schiavone, che per caratteristiche sembra poter ricoprire meglio quella zona di campo. Bolzoni ha dalla sua parte la duttilità di saper giocare in ogni segmento del centrocampo, motivo per cui, seppur con minor continuità rispetto all'anno scorso, saprà ritagliarsi il giusto spazio. Ma una maglia fissa no, ad oggi non ce l'ha.  

FEOLA - Non gli manca di certo la fame. Calcistica, s'intende. Dopo una stagione in chiaroscuro - condizionata da diversi problemi fisici - Feola è rimasto a Bari convinto di potersi ritagliare un posto di rilievo. Vista l'abbondanza in mediana, però, non sarà impresa semplice trovare quella continuità necessaria per imporsi. Dei senatori, è di certo quello che parte più attardato. Ma chissà che il prossimo campionato non regali sorprese, anche in seno al suo utilizzo.

NEGLIA - Da titolare o da semplice subentrato, non fa alcuna differenza. L'esterno è stato infatti capace di essere determinante e decisivo anche partendo dalla panchina. Una sorta di jolly a disposizione del tecnico, che non ha mai nascosto di apprezzare molto le sue qualità, tecniche e professionali. Neglia saprà dunque rendersi utile a prescindere dal minutaggio, che sarà di certo elevato.

FLORIANO - La batteria degli esterni offensivi è stata in queste ultime settimane rimpolpata a dovere, con l'arrivo di giocatori di rilievo, ma la titolarità del numero sette non pare oggi in pericolo. Società e allenatore puntano molto sulla conferma dell'ex Foggia, che lo scorso anno è stato autentico mattatore (a suon di gol, assist e giocate sopraffine) della cavalcata trionfale che ha riportato il Bari tra i professionisti.

SIMERI - L'arrivo di Antenucci non lo ha spaventato di certo. L'attaccante napoletano si sente parte integrante di un progetto che continuerà a vederlo in prima linea, come l'anno scorso, nonostante l'approdo di altri centravanti di valore. Approdi che, c'è da scommetterci, sapranno stimolarlo a dovere. Mister Cornacchini è dunque avvisato: Simeri non ha nessuna intenzione di arretrare, con l'obiettivo dichiarato di mantenere inalterata la sua leadership in avanti.

Sezione: Focus / Data: Dom 28 luglio 2019 alle 18:00
Autore: Andrea Dipalo
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