In un periodo storico in cui le squadre più blasonate passano tra le mani degli uomini più ricchi del pianeta (e l’Italia, con gli esempi di Roma, Inter e Milan non fa eccezione), ci sono stati, e per fortuna del romanticismo ci sono, ancora imprenditori seri made in Italy che, nel corso delle stagioni, hanno accettato la sfida di prendere possesso di creature, talvolta senza capo né coda, plasmarle e renderle vincenti.

Può essere definito un maestro senza dubbio Aurelio De Laurentiis. Esordiente nel mondo del calcio, nel 2004 ha acquistato il Napoli dopo il fallimento e nel giro di 15 anni ha portato il club partenopeo dalla Serie C alla top 20 delle squadre più ricche d’Europa. Una crescita esponenziale che, trofei a parte arrivati solo in era Maradona, ha proiettato i partenopei nella miglior fase della loro storia quasi centennale. Sempre al vertice e coi conti in regola.

Forte dell’esperienza a Napoli, la famiglia De Laurentiis ha acquisito nel 2018 il Bari per ripartire dalla Serie D. Al primo anno è stato trionfo e dati i presupposti le possibilità di essere vicini all’inizio del miglior periodo storico dei biancorossi sono concrete e molteplici. Luigi De Laurentiis ha fatto la “scuola” di Aurelio a Napoli ed una scalata, con conseguente consolidamento in massima serie, non è affatto utopia a prescindere dalle decisioni che la famiglia prenderà nella gestione dei due club.

Nell’ultimo ventennio, con alterne fortune, si sono registrate anche altre partenze “dal basso”. Nel 2002 i Della Valle presero la Fiorentina dalla C2: con gli anni i Viola sono arrivati in Champions ma il progetto si è poi arenato e la proprietà gigliata ha passato la mano all’italo-americano Commisso. Nel 2011 Lotito, in coabitazione con Mezzaroma, scalò le categorie con la Salernitana il cui progetto, però, è ad oggi fossilizzato in una Serie B senza ambizioni e con anni di brivido, come quello in corso.

Magistrale, invece, la conduzione della famiglia Colombarini alla guida della Spal, acquisita nel 2013 nell’ex C2. Una scalata sino alla Serie A con Semplici alla guida degli estensi che ora, in massima serie, ambiscono ad una permanenza continua.

Tentativi fortunosi, acquisti mirati e scalate trionfali: in Italia si può partire dal basso per prendere il decollo.

Sezione: Focus / Data: Gio 06 giugno 2019 alle 20:00
Autore: Alessio D'Errico
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