Gabriele Moncini sta vivendo un avvio di stagione da protagonista assoluto. Cinque gol nelle prime undici gare, un bottino che lo pone al terzo posto della classifica marcatori alle spalle dei soli Ettore Gliozzi e Mattia Bortolussi. Numeri da centravanti vero, numeri che a Bari mancavano da un po’. Il feeling con la porta si è riacceso, la fiducia cresce e il Bari – pur tra alti e bassi – si aggrappa al suo cannoniere per cambiare passo.

Per ritrovare un exploit simile bisogna tornare alla stagione 2022-23, l’anno di Walid Cheddira. L’attaccante marocchino fu devastante nella prima parte del campionato: gol, strappi, giocate travolgenti che trascinarono il Bari nelle zone alte della classifica. Alla fine chiuse con 17 reti in 31 presenze, una delle migliori stagioni individuali in B nella storia recente del club.

La seconda metà, complice stanchezza e marcature sempre più asfissianti, fu meno brillante. E nella doppia semifinale playoff contro il Cagliari arrivò anche l’episodio rimasto nella memoria di tutti: il rigore fallito in Sardegna, spartiacque di una serata amara. 

Moncini oggi viaggia su un’altra traiettoria, ma l’impatto – soprattutto per peso specifico delle sue reti – ricorda proprio i giorni migliori dei migliori ex numeri 9. Il Bari ha disperato bisogno dei suoi gol, e lui sembra avere tutta l’intenzione di continuare a mordere. In un campionato equilibrato e incerto, il galletto cannibale può diventare l’arma in più: la scintilla capace di ridare slancio a una squadra che cerca ancora sé stessa.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 19 novembre 2025 alle 14:00
Autore: Antonio Testini
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