La trasferta di Reggio Emilia ha evidenziato che il Bari pur costruendo gioco continua a subire troppi gol e questo diventa il vero nodo da sciogliere prima della partita di questo pomeriggio contro il Mantova.

L’adozione del nuovo modulo con due punte è una scelta chiara per aumentare le occasioni offensive, ma dovrà andare di pari passo con una maggiore solidità difensiva: se dietro la linea regge solo a sprazzi, il rischio è che la pressione diventi insostenibile.

Il Mantova arriva al San Nicola come avversario dello stesso banco: penultimo, 5 punti e 14 gol subiti, consapevole che una vittoria significherebbe ossigeno puro. I pugliesi hanno l’obbligo di reagire davanti al proprio pubblico, di trasformare la rabbia per la sconfitta contro la Reggiana in carburante, evitando però che l’ansia blocchi idee e movimenti.

La piazza è sempre più delusa e si va verso il record negativo di capienza del San Nicola: si pretendono segnali e risultati. Lo stadio rischia di restare freddo se non arriva una risposta forte, società e allenatore sul banco degli imputati.

Dal lato tattico il Bari dovrà scegliere tra coraggio e prudenza: usare la doppia punta per fare male ma senza concedere ripartenze facili, gestire meglio i momenti di transizione e far sì che i nuovi interpreti si integrino con rapidità.

Il Mantova, pur con meno qualità, può fare male sfruttando la frustrazione altrui, pressando alto e punendo ogni distrazione. Insomma, la partita di oggi diventa più che una gara: una verifica totale dello stato di forma, della capacità di cambiamento e della volontà della squadra di risalire la china. Per il Bari è un bivio: lasciare un’altra scia di dubbi o accendere la miccia per la stagione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 26 ottobre 2025 alle 14:30
Autore: Enrico Scoccimarro
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