Dopo una settimane e prestazioni deludenti, contro il Bisceglie è arrivato un risultato positivo per il Bari, che ha permesso di chiudere il Girone C al quarto posto in classifica. Per inquadrare meglio il momento della squadra abbiamo sentito Alessandro Del Grosso. L’ex difensore biancorosso, intercettato in esclusiva dai nostri microfoni, ha commentato l’andamento della gara e i momenti di difficoltà riscontrati: "Almeno il quarto posto è stato conquistato. Poi si poteva fare meglio, soprattutto in queste ultime partite. Alla fine raccogli quello che semini. Si è vista più compattezza, forse anche dovuta all’obbligo di fare risultato. Poi dobbiamo dire che c’è stata un po’ di paura, infatti dopo l’espulsione del Bisceglie, la squadra è stata molto più libera nelle giocate e nel girare palla. Questo episodio ha portato la tranquillità di farcela. Problemi principali? In difesa ci sono grossi nomi sulla carta ma nell’insieme ognuno manca nell’altro, il sistema non funziona e si soffre".

Pochi dubbi sull’uomo decisivo: "Sarò ripetitivo ma dico Antenucci, nel bene o nel male è l’anima della squadra. Ha avuto tante responsabilità e non si è mai tirato indietro. Non l’ho mai sentito avvilito o parole fuori posto, salvo quell’esultanza polemica (a novembre contro il Catanzaro). Ma i calciatori non sono macchine, dopo tante pressioni nel tempo può capitare. Buon ingresso di Mercurio? Ormai non è più una sorpresa. In giornate opache, ha sempre dato la luce".

Le possibili avversarie al secondo turno dei playoff: "Secondo me potrebbe essere una tra Palermo e Teramo, contro cui in campionato non si è brillato però adesso non conta. C’è solo un obiettivo, vincere, che si giochi male o bene. Mentalmente devi entrare in questo mood. Abbiamo già avuto la prova dei playoff scorsi, lo sai a cosa vai incontro. Giocare per il pareggio porta al non gioco. In questi giorni bisogna preparare un Bari con elmetto e baionetta. Devi essere pronto a tutto, anche alle cose negative come andare sotto. Bisogna trovare soluzioni importanti per ogni evenienza. Adesso da Auteri può venire fuori quel qualcosa in più, vista anche l’esperienza in Serie C e la conoscenza di avversari e giocatori. Tuttavia fino adesso non ho visto un Bari esaltante e con il pallino in mano".

Molto positive le indicazioni sul parco attaccanti composto da Antenucci, Cianci e D’Ursi: "Per me dovrebbe essere confermato. Se hai un tridente del genere, gli avversari devono mettere almeno 4 difensori fissi o addirittura 5 per contenerli, che di conseguenza potrebbe garantire al Bari la superiorità numerica negli altri reparti. Giocando con tre attaccanti vicini, lo spazio te lo crei, come ti giri, hai sempre un appoggio. Si hanno molte più alternative. Domenica hanno fatto bene, non cambierei modulo ma solo la mentalità. Poi magari dall'esterno il 4-3-3 forse sarebbe l'ideale, con due motori ed un cuore in mediana".

Sezione: La sciabolata / Data: Mar 04 maggio 2021 alle 13:00
Autore: Gianmaria De Candia
vedi letture
Print