Premetto che non sono influenzato dal risultato di Avellino, semmai ieri ho avuto la conferma di quel che ci attende in questo campionato. Vengo subito al dunque. E' fuor di dubbio che la rosa più competitiva, più altamente qualitativa è quella biancorossa. Direi di gran lunga. Quel che tuttavia ha dimostrato la gara di domenica è che ciò non basta per vincere il campionato. Non basterà. Sento continuamente parlare di moduli e poco di lotta, e di sacrificio. Avere calciatori di categoria superiore se ci dà ampie garanzie sul piano tecnico, dobbiamo ancora verificare quanto elevato sia il tasso di agonismo che i nuovi giocatori sono in grado di mettere in campo in ogni partita.

Perchè un punto è fondamentale mettere in chiaro: in serie C si dovrà combattere di sciabola e non di fioretto. Riuscite ad immaginare quale clima incontreremo in tutte le trasferte? Con quale aggressività e determinazione i nostri avversari ci affronteranno cercando di disputare la partita della vità? Quando avranno più l'occasione di poter incontrare nuovamente il Bari e magari fregiarsi dell'orgoglio di averlo battuto? Persino la gara sul campo di Monopoli potrebbe avere queste caratteristiche e rivelarsi tutt'altro che una passeggiata. Allora, dal momento che abbiamo una rosa ampia con calciatori quasi tutti più forti qualitativamente dei loro avversari,  ritengo che l'aspetto su cui l'allenatore deve lavorare, deve insistere non è tanto quello tecnico ma quello psicologico.

L'allenatore deve fare comprendere, e comprendere in fretta, che essere i più forti sulla carta non significa che lo si è automaticamente sul campo. Deve far comprendere ai propri giocatori che ogni partita sarà un battaglia, che su ogni campo saremo "provocati" e dovremo dimostrare di avere i nervi ben saldi, che in tutte le trasferte dovremo essere capaci di lottare  e far subito comprendere agli avversari chi è il più forte in campo ed incutere loro il timore reverenziale. Mi chiedo: quanti della rosa a disposizione di Cornacchini hanno questa vocazione alla lotta, al sacrificio? Il compito che lo attende, da questo punto di vista, non è facile. Ed allora, tralasci per il momento di arrovellarsi tra 4-3-3,  4-4-2, 4-2-3-1 o roba del genere ed inizi ad operare una sorta di insistente, martellante "lavaggio del cervello" dei propri calciatori e metta domenicalmente in campo quegli uomini che danno maggiori garanzie sul piano agonistico, tanto sul quello tecnico non ci sono problemi di scelta.

Sempre Forza Bari.

Giovanni

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Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Mar 20 agosto 2019 alle 00:00
Autore: Redazione TuttoBari
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