Vincenzo Torrente si è rivelato buon profeta. Il tecnico campano aveva ammonito il suo Bari alla vigilia del match con l'Albinoleffe: vietati i cali di concentrazione. Un consiglio che, evidentemente, Donati e compagni hanno seguito soltanto a metà.

Già, perchè al di là di qualsiasi disquisizione tecnica, i biancorossi sono venuti meno sul piano del cinismo e del furore agonistico. Doti che, in realtà, erano state messe in mostra nelle prime due gare nelle quali i galletti, magari anche commettendo qualche errore, non avevano mollato un solo pallone. Forse il Bari non sarà al livello di Sampdoria, Torino e Padova, ma non c'è alcun dubbio che sia di una caratura decisamente superiore a quella della pur volenterosa compagine seriana. Una riflessione confermata da un primo tempo in cui la truppa di Torrente ha concesso agli ospiti di superare la metà campo in una sola circostanza. È mancato, tuttavia, il cinismo, la cattiveria di schiacciare un avversario in evidente difficoltà. E come sempre accade quando non si assesta il colpo del ko, si finisce con il subirne le conseguenze. Altra notazione: in B è fondamentale tenere i nervi saldi. Perchè, trattandosi di un contesto tutt'altro che eccelso, potrà capitare altre volte di incorrere in arbitraggi confusionari come quello di Palazzini domenica scorsa. Ebbene, il Bari, nel rispetto del suo rango, dovrà essere più forte anche di questo tipo di avversità. Con maggiore lucidità, infatti, la sfida all'Albinoleffe avrebbe potuto essere tranquillamente rimontata e vinta.

La squadra, invece, si è fatta cogliere dalla frenesia, dalla rabbia di chi si sente punto da un'ingiustizia, finendo con il perdere ogni equilibrio, sebbene in un eccesso di generosità. Insomma, ferme restando alcune lacune tecniche (pesa il mancato acquisto di un bomber), occorre lavorare sulla testa. Il Bari di Modena non sarà stato bello, ma aveva espresso le caratteristiche base che servono in cadetteria. Ovvero, grinta, freddezza, voglia di lottare fino all'ultimo secondo. Torrente, ad ogni modo, ha preso nota di ciò che non va. E pare che lo abbia fatto notare al gruppo senza troppi giri di parole. Se la lezione sarà assorbita, forse l'ultimo passo falso si rivelerà una beffa salutare. Pur senza essere una corazzata, questo Bari ha le potenzialità per disputare un torneo ambizioso. In fondo, una recita anonima in una B tanto modesta, sarebbe davvero imperdonabile.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mar 06 settembre 2011 alle 14:30 / Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Autore: Renato Chieppa
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