Mondiale 1994, tantissimi tifosi italiani erano incollati alla televisione nelle ore notturne per ammirare le più importanti star del pianeta. Tristemente impressa nella memoria è la finale con il Brasile, rimasta nell'immaginario popolare come quella del rigore sbagliato da Roberto Baggio. Ma per la nostra storia bisogna fare il salto indietro di una partita, per tornare alla semifinale fra i verdeoro ed una Svezia che era riuscita ad arrivare a soli novanta minuti dall'ultimo atto della rassegna.

Nella formazione Scandinava un giocatore del quale ben presto i tifosi biancorossi avrebbero fatto la conoscenza, ovvero quel Kennet Andersson che sarebbe giunto pochi mesi dopo sulle sponde dell'Adriatico per vestire la casacca del Bari. In eredità portava la grande esperienza acquisita soprattutto con la maglia della sua Nazionale, con la quale aveva raggiunto sia la semifinale sopramenzionata, sia quella del precedente europeo del 1992.

Il suo nome è legato soprattutto alla rassegna a stelle e strisce, nella quale è stato assoluto protagonista, con cinque reti all'attivo, della formidabile cavalcata svedese. L'arrivo a Bari risale all'estate del 1995, in una stagione non fortunata per la società, a fine anno retrocessa in Serie B. Nonostante l'infausto esito del campionato, Andersson è stato comunque attore principale con dodici gol, restando nel cuore di una tifoseria che mai l'ha dimenticato. 

Dopo l'addio alla Puglia, la sua carriera è proseguita soprattutto con le maglie di BolognaLazio Fenerabache. In questi due club gli ultimi successi, che hanno portato nella sua personale bacheca una supercoppa europea ed un campionato turco. 

Sezione: Amarcord / Data: Dom 22 marzo 2020 alle 13:30
Autore: Raffaele Digirolamo
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