Le più belle favole sono fatte per essere raccontate e tramandate di generazione in generazione. E il Bari di storie romantiche ne ha vissute diverse nel corso della sua storia. Durante la stagione 1984/85 il capoluogo pugliese fu teatro di un’annata calcistica indimenticabile per i suoi cittadini.

Prima dell’inizio del campionato, le sensazioni attorno alla squadra allenata da Bruno Bolchi sono molto positive. Al suo secondo anno da presidente del Bari, Vincenzo Matarrese decide di confermare il tecnico che l’anno prima ha portato la formazione biancorossa ad ottenere la promozione in Serie B.

Il Direttore Sportivo Franco Janich effettua un’opera di sfoltimento della rosa con le cessioni di Antonio Elia Acerbis, Luigi De Rosa, Franco Baldini e Giuseppe De Martino, mentre porta a Bari gli attaccanti Alberto Bergossi - acquistato in compartecipazione con l’Avellino –, Edi Bivi e Angelo Cupini. I nuovi giocatori si aggiungono ai superstiti del Bari dei baresi Giovanni e Onofrio Loseto, Giorgio De Trizio e il capitano Totò Lopez.

In maniera analoga all’anno precedente, i galletti procedono a gran velocità in Coppa Italia, approdando agli ottavi di finale con ottimi risultati, inclusa la sorprendente vittoria per 2-1 sull’Udinese di Zico, firmata dalle reti di Galluzzo e Piraccini. Anche in campionato la partenza sprint si traduce in quattro vittorie nelle prime cinque gare, tra cui il 2-0 sul Lecce di Fascetti davanti a 35.000 tifosi.

Da qui in poi inizia una serie di tredici risultati utili consecutivi, che al giro di boa porta il Bari ad occupare solidamente il secondo posto, a due punti dal Pisa capolista. Nel girone di ritorno, però, i risultati altalenanti dei biancorossi iniziano ad allarmare la squadra. I biancorossi perdono agli ottavi di Coppa Italia nel doppio incontro con la Fiorentina di Sócrates, oltre ai numerosi tracolli in campionato. Preoccupati di fallire l’obiettivo promozione, i galletti palesano al proprio tecnico la sfiducia nei confronti del suo gioco troppo difensivo.

Bruno Maciste Bolchi riesce a rimettere le cose in ordine e i risultati migliorano nuovamente. Il Bari arriva così all’ultima giornata da terzo classificato in ex aequo con il Perugia, a due punti da Lecce e Pisa e con un solo margine di differenza dalla Triestina.

La partita decisiva si svolge a Pescara; gli avversari sono i delfini allenati dall’ex Catuzzi, con numerose vecchie conoscenze a comporre l’undici iniziale. La rete della promozione arriva al minuto 67 grazie al destro di Bivi, che strappa il terzo ticket per la Serie A dopo Lecce e Pisa, coronando la stagione grazie alla vittoria della classifica cannonieri con 20 marcature. Alla festa si aggiunge anche Bergossi con un gol su rigore e la partita termina 2-0.

La stagione viene celebrata tutt’ora con fervidi ricordi per aver coronato la prima promozione in Serie A della gestione Matarrese, oltre che per aver consentito per la prima volta la promozione di due squadre pugliesi (Bari e Lecce) in massima serie.

Sezione: Amarcord / Data: Mar 10 agosto 2021 alle 07:00
Autore: Gabriele Ragnini
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