All'improvviso Mattera. A scardinare il fortino della Palmese. Fino a tre minuti dal novantesimo pareva stregata la partita dei biancorossi che, nonostante il forcing, non erano riusciti a spostarsi da un pareggio frutto della grande solidità della compagine ospite. La fotografia della gara è stata, specie nella seconda frazione, nelle tante maglie neroverdi ammassate nella propria metà campo e addirittura i centrali difensivi biancorossi, praticamente sulla linea di centrocampo, talvolta oltre, a impostare il gioco. 

Proprio loro. I due difensori baresi hanno confezionato il gol. Pallone scodellato in area dal piede fatato di Brienza, sponda di Di Cesare e tap-in prepotente di Mattera a gelare la resistenza della Palmese e mandare in visibilio squadra e stadio in un abbraccio forte e collettivo. Tutta l'artiglieria pesante in campo oggi per trovare una vittoria meritata e fortemente cercata. Sul finale addirittura il duo Simeri-Pozzebon, più Brienza, Neglia e anche Langella. Prima ancora ci avevano provato pure Floriano e Piovanello ad attentare ad una porta stregata che pareva non voler spostare il risultato da uno 0-0 che sarebbe stato decisamente sfortunato. 

Il Bari dunque esulta in coda. Una vittoria bellissima perché trovata al fotofinish, in una gara che ha dimostrato quanto questo campionato può mettere in condizione chiunque, anche la prima della classe, di sudare non poco per la massima posta in palio. E la classifica ora lancia ulteriormente i biancorossi che, complice la sconfitta della Nocerina, volano a +6 sul secondo posto (ora materia della Turris) e strappano un vantaggio assolutamente edificante a novembre non ancora terminato. L'urlo finale, al triplice fischio dell'arbitro, ha scaldato i cuori e ricordato altre latitudini, quelle che il talento e l'amore, del Bari e dei baresi, contano di ritrovare molto presto.

Sezione: Copertina / Data: Dom 18 novembre 2018 alle 16:30
Autore: Davide Giangaspero
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