Vittoria netta, risultato mai in discussione e tutti felici e contenti e pronti a godere di un turno di pausa. Il successo del Bari in casa del Città di Messina consente ai biancorossi di andare a riposo con la rinnovata consapevolezza di aver fatto fino in fondo il proprio dovere. Una vittoria che avrebbe potuto essere anche più larga viste le tante occasioni confezionate, soprattutto nella prima ora di gioco, contro un avversario che rispetto alla gara d'andata non ha mostrato nemmeno quella compattezza a livello difensivo che gli permise di uscire battuto dal San Nicola con una sola rete di scarto. Tra pali (uno ad onor di cronaca lo ha preso anche il Città di Messina, ndr), traverse e grandi interventi da parte dell'estremo difensore avversario è stata quasi una casualità il fatto che il solo Floriano sia riuscito ad assaporare la gioia del gol in un primo tempo praticamente dominato. 

La ripresa è durata lo spazio di quattro minuti, fino a quando Fragapane non ha sciaguratamente depositato il pallone nella propria porta. Da quel momento non ci sono stati più dubbi sulla piega che aveva preso il match. Il 3-0 di Neglia è servito a sancire, sul piano del risultato, la netta superiorità della capolista. Una superiorità affievolitasi solo nel finale quando i biancorossi hanno abbassato la guardia concedendo il rigore trasformato da Galesio e un calcio di punizione dal limite che, visti i precedenti, ha alzato il livello di guardia dei supporter pugliesi. Poco male, visto che la palla è andata fuori, anche se il giallo rimediato da Cacioli porterà alla squalifica del difensore, oggi in campo al posto di un Mattera non al top della forma. Allo stato attuale l'unico "contrattempo" di un Bari che viaggia a vele spiegate verso la promozione.

Sezione: Copertina / Data: Dom 03 marzo 2019 alle 17:00
Autore: Francesco Serrone
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