Giunti a metà novembre è già possibile fare dei parziali bilanci sulla stagione del Bari. In particolare una doverosa attenzione va dedicata ai diversi nuovi arrivi del mercato estivo. Alcuni hanno convinto, altri molto meno e altri ancora sono stati molto deludenti.

Partiamo dalla porta e da Cerofolini: l'ex Frosinone ha raccolta la pesante eredità di Radunovic. Un portiere che, a Bari, ha dimostrato di saperci fare. Fin dai primi match, però, Cerofolini ha fatto capire di sapere il fatto suo e ha tenuto spesso a galla i suoi. Le pochissime vittorie dei galletti in questo avvio portano tutte la sua firma e questo è più che mai emblematico.Passiamo alla difesa. Riccardo Burgio è arrivato, a fine mercato, dal Potenza da oggetto misterioso. Dopo le prime partite in sordina ha avuto qualche occasione, anche dal primo minuto data l'emergenza difensiva. Viste le sue prestazioni il giudizio non può che essere rimandato a settembre, in attesa di nuove occasioni e di poter sfoggiare il suo valore. Quello che gli manca, probabilmente, è un po' di confidenza con la categoria, dato che è apparso spesso poco centrato e quasi timoroso di tentare la giocata. Avvio in chiaroscuro anche per Meroni; ritrovatosi titolare per l'emergenza difensiva a cui accennavamo prima, nelle battute iniziali è apparso spesso incerto e poco sul pezzo. Nelle ultime gare è stato approntato un deciso miglioramento e sta legittimando la titolarità. Dickmann, invece, è stato uno dei capisaldi per tutto l'arco delle varie partite, nonostante gli svariati cambi di modulo. Deciso e decisivo nelle chiusure difensive, è stato una costante spina nel fianco per le difese avversarie, fornendo diversi assist di pregevole valore. Kassama, invece, è stato autore di un grosso errore contro il Padova, che ha causato il gol, e da allora ha visto pochissimo il campo. Anche lui, come Burgio, deve fare ancora quel salto di qualità per adattarsi a una categoria superiore e per scrollarsi la pressione di giocare in una piazza come Bari. Parecchio deludente anche l'inizio di Nikolaou: arrivato come titolare designato, si è reso autore di diversi strafalcioni difensivi. Due su tutti: la folle espulsione di Reggio Emilia che ha indirizzato la gara e ha causato la sconfitta dei suoi. Il secondo episodio risale alla recente gara con lo Spezia, dove è apparso imbambolato nell'uno contro uno al cospetto di Vlahovic, che ha dato il via al gol di Kouda.

Volgiamo lo sguardo al centrocampo. Castrovilli è tornato a Bari come il figliol prodigo e il suo acquisto ha incendiato la piazza. Spesso e volentieri si è preso la scena con giocate di altissima qualità, provando a dialogare con i suoi compagni. La condizione fisica, via via, sta crescendo. Da Castrovilli, però, ci aspetta quel passetto in avanti per renderlo un giocatore decisivo all'interno dell'economia della gara e della categoria.Pagano è partito tra i titolari ma è rapidamente sparito dai radar. Molto volenteroso, è apparso sprecone sotto porta. Anche per lui il giudizio non può che essere rimandato in attesa di nuove occasioni. Poche chance anche per Darboe, infortunatosi gravemente con il Cesena. La stagione di Antonucci, invece, sembra star vivendo una lenta crescita. Leggerino nei primi match, ha fatto qualche passo in avanti soprattutto in fase di non possesso.Verreth, invece, ha preso la regia della squadra sin dalla prima. Rendimento altalenante per lui: nelle prime gare è apparso propositivo e spesso elegante, per poi calare nelle successive apparizioni. Nelle ultime partite sta scendendo spesso in campo Maggiore. L'ex Spezia non sembra il giocatore ammirato a Bari nella scorsa stagione. Un qualcosa detto dall'avvio deludente dei suoi ma, probabilmente, anche per una posizione in campo mai trovata. Poche occasioni anche per Braunoder: l'ex Como sembrava poter accendere il centrocampo biancorosso, ma alla lunga ha perso il posto e si è visto in sporadiche occasioni.

Moncini rappresenta sicuramente il miglior acquisto dei galletti: già cinque reti nei primi match sono il chiaro segnale che l'ex Brescia è il trascinatore dei suoi. Ammirevole il suo atteggiamento in fase di non possesso. Per quanto riguarda Gytkjaer salviamo solo le ultime due apparizioni, non solo per i gol. L'inizio di campionato è stato da horror: facili stop sbagliati, svogliatezza e pochissima incisività in campo. Nelle ultime apparizioni è sembrato più centrato, realizzando due reti particolarmente pesanti.Buon avvio anche per Cerri, match winner contro il Padova. In attesa di un'occasione dal primo minuto ha dimostrato di sapersi far trovare pronto e di poter essere una valida alternativa.Rao, dal canto suo, è arrivato con l'etichetta del predestinato. Ha fatto da contraltare, alle ottime prestazioni nei primi match, una costante esclusione dalla partita di turno. L'impressione è che il suo potenziale debba essere solo scovato e messo a frutto. Una delle più grandi delusioni, invece, è rappresentata da Partipilo. Il ragazzo di Bari è apparso l'ombra del giocatore ammirato a Terni e Parma. Spesso in campo, si è divorato gol particolarmente facili ed è apparso indietro dal punto di vista fisico. La strada per tornare verso la condizione migliore sembra essere ancora lunga.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 17 novembre 2025 alle 14:00
Autore: Armando Ruggiero
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