La profondissima rosa a disposizione di Vivarini crea in lui quelli che da tutti gli allenatori sono definiti 'bei dubbi'. Per il tecnico abruzzese ci sono indecisioni nella scelta del partner da affiancare Antenucci, in quella delle mezzali e in quella dei difensori. Riguardo quest'ultima matassa da sbrogliare, il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4 si pensava potesse estromettere dall'undici titolare uno dei tre difensori centrali, con Marco Perrotta primo indiziato.

Le scelte di Vivarini ci hanno però detto altro: il centrale ex Pescara è stato dirottato sulla fascia sinistra, dove in queste partite ha interpretato con discreti risultati il ruolo di terzino bloccato. A non aver giovato di questa scelta è invece stato Filippo Costa, uno dei fiori all'occhiello della campagna estiva del Bari attualmente messo un po' ai margini. Su di lui Vivarini si è espresso più volte, rimarcando quanto si aspetti un cambio d'atteggiamento specialmente all'interno del rettangolo di gioco. Il riferimento è ovviamente al dover essere più attento alla fase difensiva, fondamentale in cui Costa soffre.

Una situazione solo temporanea? Probabile. L'ex Spal, che ha smaltito i problemi fisici, potrebbe essere a breve reintegrato nell'undici titolare. In quel caso ad accomodarsi in panchina dovrebbe essere Perrotta, ma le ottime prestazioni dell'originario di Campobasso potrebbero indurre lo staff tecnico a valutare l'ipotesi di concedere un po' di riposo agli intoccabili Sabbione e Di Cesare. Quest'ultimo nello specifico, data una carta d'identità non più sorridente, potrebbe necessitare un impiego meno stressante.

Il rebus appare però difficilmente risolvibile, il Bari gode di un reparto difensivo di qualità alta e particolarmente estesa. Enormi benefici, certo, ma anche leggeri possibili malumori tra i meno impiegati.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 05 dicembre 2019 alle 23:00
Autore: Giovanni Fasano
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