Giunti ad un primo importante giro di boa, è tempo di stilare una lista delle questioni rimaste ancora irrisolte in casa Bari. Seppur i biancorossi siano imbattuti da tre turni di campionato, mostrando segnali incoraggianti, restano ancora numerosi i nodi da sciogliere per ingranare la marcia giusta e dare una svolta ad un avvio di stagione fin qui insufficiente. Di seguito i 7 ingredienti della ricetta per il cambiamento.

CRESCITA QUALITÀ DEL GIOCO - Sebbene nel campionato cadetto sia quasi impossibile praticare un calcio esteticamente attraente, il gioco del Bari è lontano anni luce dallo spettacolo in grado di incantare i palati più fini. In troppe occasioni è stato impalpabile, privo di giocate di pregevole fattura e di trame offensive interessanti. Praticando un calcio troppo prevedibile, il Bari resterà inevitabilmente attaccato ai risultati. 

AUMENTO PERICOLOSITÀ OFFENSIVA - Il Bari risulta la squadra con la minor media di tiri in porta a partita. Un dato emblematico che certifica la difficoltà della fase offensiva nel recare pericoli alle retroguardie avversarie. Dal punto di vista realizzativo la squadra allenata da mister Caserta è il secondo peggior attacco, meglio del solo Mantova. L'altra faccia della medaglia è il sorprendente cinismo dei galletti, trascinato in primis dalle reti di Moncini quasi sempre letale sotto porta. Resta il fatto che pensare di vincere calciando in porta sporadicamente è una chimera. 

TENUTA DIFENSIVA PIÙ SOLIDA - Come lo stesso Dickmann ha sottolineato, in Serie B la solidità difensiva è fondamentale. Eppure la fragilità della retroguardia biancorossa è una malattia dalla quale è difficile guarire. L'anello più debole fin qui è stato senza dubbio Nikolaou, le cui performance si sono dimostrate molto spesso scadenti. Il Bari concede troppo agli avversari con una difesa che a volte si scioglie come neve al sole, anche grazie ai vari svarioni individuali. Una squadra che vuole essere competitiva necessita della compattezza difensiva. 

CENTROCAMPO PIÙ PROLIFICO - Il centrocampo biancorosso è ultimo per gol messi a referto, con la sola rete firmata da Verreth. Occorre al più presto invertire il trend per cambiare un dato tutt'altro che trascurabile. 

RITORNO ALLA VITTORIA IN TRASFERTA - Il Bari manca l'appuntamento con la vittoria lontano dalle mura amiche del "San Nicola" dallo scorso febbraio. Fin qui i pugliesi hanno raccolto in trasferta appena due punti, un bottino troppo avaro per ambire a tagliare traguardi soddisfacenti. 

RIAVVICINAMENTO PROPRIETÀ E TIFOSI - La frattura tra sostenitori biancorossi e società appare ormai insanabile. Riuscire a ricucire questo rapporto sarebbe il più grande cambiamento ottenibile. 

NON ABITUARSI ALLA MEDIOCRITÀ - Una piazza calorosa e famelica come quella biancorossa, non merita di assistere a risultati discontinui, conditi da prestazioni anonime. Il ds Magalini è sicuro di un ritorno del Bari in Serie A prima o poi. Al momento però le tante problematiche irrisolte non lasciano ben sperare. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 17 novembre 2025 alle 18:00
Autore: Cesare De Pasquale
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